In mattinata il pontefice è intervenuto con un’omelia alla chiesa di Sant’Anna degli agostiniani in merito alla “sete di ricchezza – che – rischia di prendere il posto di Dio nel nostro cuore, quando riteniamo che sia essa a salvare la nostra vita”. Così Papa Leone XIV che ha proseguiito: “La tentazione è questa: pensare che senza Dio potremmo comunque vivere bene, mentre senza ricchezza saremmo tristi e afflitti da mille necessità”.
“Davanti alla prova del bisogno ci sentiamo minacciati, ma invece di chiedere aiuto con fiducia e di condividere con fraternita’, siamo portati a calcolare, ad accumulare, diventando sospettosi e diffidenti verso gli altri”. “Questi pensieri trasformano il prossimo in un concorrente, in un rivale, o qualcuno da cui trarre vantaggio”, ha sottolineato il Pontefice.
Tra i sacerdoti che hanno concelebrato la messa con il Papa, nella parrocchia pontificia di Sant’Anna, c’era anche padre Gioele Schiavella, agostiniano ed ex parroco della stessa chiesa, che ha di recente compiuto 103 anni. Papa Leone lo ha salutato all’inizio della celebrazione
“Oggi, in particolare, la Chiesa prega perchè i governanti delle nazioni siano liberi dalla tentazione di usare la ricchezza contro l’uomo, trasformandola in armi che distruggono i popoli e in monopoli che umiliano i lavoratori”.
“Vi incoraggio a perseverare con speranza in un tempo seriamente minacciato dalla guerra. Interi popoli vengono oggi schiacciati dalla violenza e ancor piu’ da una spudorata indifferenza, che li abbandona a un destino di miseria”.
“Davanti a questi drammi, non vogliamo essere remissivi, ma annunciare con la parola e con le opere che Gesu’ e’ il Salvatore del mondo, Colui che ci libera da ogni male. Il suo Spirito converta i nostri cuori affinche’, nutriti dall’Eucaristia, supremo tesoro della Chiesa, possiamo diventare testimoni di carita’ e di pace”, ha sottolineato il Pontefice.