Lo si ricorda come l’imperatore gladiatore e tra i meno amati dal popolo romano, tanto che fu vittima di varie congiure, l’ultima delle quali andò a segno per mano del suo allenatore e gladiatore Narcisso: era Commodo e il suo nome viene ormai usato per denominare l’accesso regale al Colosseo perché è dove, secondo le fonti storiche, venne ucciso. Quel corridoio, utilizzato degli imperatori per arrivare, non visti, a prendere posto sul palco reale dell’Anfiteatro Flavio, per la prima volta viene aperto al pubblico dopo un restauro che ha restituito piena leggibilità alle superfici antiche: pareti rivestite di marmo, di cui ancora si riconoscono le tracce delle grappe di metallo per il supporto delle lastre, poi sostituite da intonaci dipinti con soggetti paesaggistici; e ancora gli stucchi sulla volta, con scene mitologiche tratte dal mito di Dioniso e Arianna, e sulle nicchie all’ingresso del percorso, dove invece compaiono scene legate agli spettacoli sull’arena.
Il Corridoio collegava il pulvinar (il palco riservato alle alte gerarchie dell’Impero), posto all’estremità meridionale dell’asse minore del Colosseo, con l’esterno del monumento. Non previsto in fase di costruzione, fu ricavato successivamente a cavallo del I e II secolo d.C. scavando le fondazioni dell’Anfiteatro Flavio.
L’apertura del Passaggio di Commodo – si legge in una nota del Parco Archeologico del Colosseo- ha una portata straordinaria, non solo perché viene reso fruibile e accessibile per la prima volta in assoluto un luogo ricco di fascino per la sua storia, la sua architettura e non ultimo il suo apparato decorativo, al tempo degli imperatori di esclusivo utilizzo e nascosto alla folla, ma anche perché, finalmente, per la prima volta il restauro ha restituito piena leggibilità alle superfici antiche”.
Al momento sono stati aperti una trentina di metri circa del passaggio, ma entro l’inizio del nuovo anno è previsto l’avvio del secondo cantiere di restauro che riguarda il tratto della galleria che si estende oltre il perimetro del Colosseo. Il pubblico potrà osservare le attività di restauro degli intonaci dipinti, dei marmi e degli stucchi quasi in diretta, affacciandosi alla porta di vetro collocata al termine del percorso di visita: sarà un’occasione unica per coniugare l’esperienza di rivivere il percorso esclusivo degli imperatori in occasione degli spettacoli sull’arena e quella di condividere le attività di cura, tutela e conservazione dirette dal Parco archeologico del Colosseo.