Un giovane delfino è stato salvato al largo di Forster, in Australia, dopo essere rimasto impigliato in una lenza da pesca.
A segnalare la presenza della madre con il piccolo, visibilmente in difficoltà, sono stati alcuni abitanti della zona. La Sea World Foundation e l’associazione ORRCA hanno organizzato un intervento congiunto: i soccorritori si sono tuffati in acqua, hanno bloccato il cucciolo e tagliato la lenza, permettendogli così di tornare a nuotare libero e di ricongiungersi alla madre. I veterinari ritengono che l’animale potrà guarire completamente.
Questo episodio richiama l’attenzione sul problema dell’impigliamento nelle reti da pesca, una delle principali minacce per la fauna marina: secondo la NOAA, oltre 300.000 cetacei e tartarughe muoiono ogni anno a causa di attrezzature da pesca abbandonate in mare. Le organizzazioni ambientaliste chiedono da anni reti più sicure e un uso responsabile degli strumenti di pesca.
Negli ultimi anni sono state avviate molteplici iniziative per ridurre il problema: reti intelligenti, dispositivi acustici (“pingers”) che avvertono i mammiferi marini della presenza delle reti, gradini di fuga nei sistemi a strascico e pratiche di pesca più selettive. Tuttavia, le soluzioni più sicure per evitare stress e ferite agli animali rimangono un comportamento responsabile e pratiche di pesca sostenibili.