
Altro colpo di scena, altri documenti – foto in questo caso – che spuntano fuori dal lontano 2007, inediti.
Mentre è atteso il deposito della perizia nell’incidente probatorio, che dovrebbe confermare la compatibilità del Dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi con quello della linea maschile della famiglia Sempio, spuntano sul web, a distanza di oltre 18 anni dal delitto, fotografie che ritraggono l’amico storico del fratello della studentessa quel pomeriggio di lunedì 13 agosto, quando aveva 19 anni, fuori dalla villetta di via Pascoli, a poche ore dalla scoperta dell’omicidio.
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Caserma Finanza di Pavia,Giuseppe Sempio,26_09_2025 (ipa)
Le foto in maglietta nera con i capelli molto lunghi
La prima foto è delle 15.53: Sempio sta parlando con una cronista da dentro l’auto ferma nei pressi della casa. Poco dopo altre immagini lo mostrano in strada, indossa una maglietta nera e hai capelli molto lunghi e vicino a lui c’è il padre. In quelli ed altri scatti si vedono pure la zia di Chiara con le figlie Stefania e Paola Cappa
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Il valore degli scatti inediti: cosa cambia
Quelle fotografie, otto in tutto e rimaste inedite dal 2007, le ha recuperate da un hard disk, che all’apparenza sembrava danneggiato, una fotografa locale che le scattò quel giorno a Garlasco e sono state pubblicate domenica sera sul canale Bugalalla Crime della youtuber Francesca Bugamelli. In mattinata la stessa fotografa, dopo una convocazione, si è presentata davanti ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che conducono l’inchiesta della Procura di Pavia, e gli investigatori hanno acquisito le immagini, che potrebbero essere utili più che altro per capire chi effettivamente partecipò ai rilievi effettuati all’epoca dai carabinieri.
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“Non comprendo quale sia la notizia in realtà – fa notare l’avvocata Angela Taccia, che assiste il 37enne assieme al legale Liborio Cataliotti – ma se proprio vogliamo parlare ancora delle foto, le medesime non fanno altro che attestare la veridicità di quanto dichiarato da Andrea Sempio relativamente a ciò che fece il 13 agosto 2007. Ci auguriamo, a questo punto – prosegue – che vi siano foto o video anche della piazza ducale di Vigevano proprio durante la mattinata di quel tragico giorno, così da togliere ogni dubbio inutilmente sorto in merito allo scontrino”.
Il racconto di Andrea Sempio
Sempio, a verbale già nelle precedenti indagini, aveva raccontato che quel pomeriggio prima era passato in macchina col padre in via Pascoli, notando “la presenza di un’ambulanza e di persone”, ma i due non si erano fermati. Poi, verso le 16 era tornato da solo, si era fermato e aveva saputo da una giornalista “che era stata trovata morta una ragazza” e poi qualcuno aveva iniziato a dire che si trattava di Chiara. Poi, stando sempre al suo verbale, tornò a casa e ancora di nuovo davanti alla villetta, stavolta col padre.
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Alberto Stasi (Tg3)
Giuseppe Sempio aveva confermato: “Mio figlio è uscito ed è tornato dopo un po’ per dirmi che aveva saputo quello che era successo. Quindi siamo usciti di nuovo insieme e siamo tornati sul luogo del delitto”. Dichiarazioni che, abbinate alle foto, secondo la difesa, dimostrano “la veridicità” della versione di Sempio. L’avvocata si augura, a questo punto, che saltino fuori anche immagini che possano confermare che quello scontrino del parcheggio di Vigevano, della mattina del 13 agosto, non è affatto un falso alibi, come sospettano gli inquirenti.
Quel ticket, infatti, così come l’ormai nota impronta 33 del palmo di una mano, le telefonate a casa Poggi, la nuova ricostruzione della scena del crimine e pure l’inchiesta per corruzione a carico dell’allora procuratore pavese Venditti, sono tutti elementi con cui i pm punteranno a chiedere il processo per Sempio.
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Il movente, e la nuova perdizia di Albani
E mentre dal fronte dell’accusa filtra pure che sarebbe stato individuato il movente, prestissimo (forse oggi in giornata) la perita Denise Albani depositerà le conclusioni della perizia genetica. Esiti su quel Dna “parziale, misto, non consolidato” che, come già chiarito dalla perita, non può essere attribuito ad una singola persona, ma ad una linea familiare maschile: l’aplotipo Y dei Sempio, stando alle indiscrezioni già emerse sulla base di tabelle e calcoli dell’analisi “biostatistica”.
Delitto Garlasco immagini de 207 della villetta dove fu assassinata Chiara Poggi (Tg1)