Il momento più intenso dell’intervista – nelle anticipazioni diffuse dal programma – è il ricordo di una violenza subita dall’attrice quando aveva 12 anni (da un uomo conosciuto dalla sua famiglia) e la scelta di non parlarne inizialmente con nessuno, neanche con la madre. “È stato talmente brutto, talmente doloroso. Scatta anche un senso di colpa perché non capisci cosa stia succedendo, sei nel pieno della pubertà. Eravamo in una macchina e io avevo un foglio da disegno sulle gambe. Cercavo di proteggermi con quel foglio. Chiaramente può un foglio da disegno proteggere? No” racconta commossa l’attrice alla Fagnani. “È un nodo che non ho sciolto ancora. Non l’ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore“. “Ho sentito che c’era qualcosa di sporco. Il problema è che questa cosa sporca è rimasta tutta la vita. Quindi per me quello del maschile – di cui io non mi fido tanto – è un problema. Tra abbandoni e maltrattamenti sento che il maschile mi debba qualcosa“.
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