
L’ultima corsa è il 31 marzo. Firenze come Parigi, Madrid e Praga dice addio ai monopattini elettrici a noleggio.
La prima a dire basta fu Parigi nel 2023. Che con un referendum interrogò i cittadini: trionfo del no con l’89% dei votanti. Trattandosi di un referendum consultivo la decisione spettò all’amministrazione parigina e la sindaca Anne Hidalgo aveva promesso che avrebbe rispettato il risultato della consultazione, pur aggiungendo che sperava che i parigini avrebbero votato contro i monopattini.
Nel provvedimento di Palazzo Vecchio lo stop, salvo ricorsi alla delibera, arriva dal 31 marzo 2026.
Scarsa sicurezza e motivi di decoro, così il Comune di Firenze giustifica la decisione. Ma soprattutto per la difficoltà di controllare che le nuove norme del codice stradale siano rispettare, in particolare dagli utenti occasionali: l’obbligo del casco, o che non si utilizzi il monopattino contromano e sui marciapiedi.
Dal primo aprile 2026, quindi, terminerà definitivamente la sperimentazione del servizio sharing avviata nel 2020. Dopo due proroghe, Palazzo Vecchio – con una delibera firmata dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio – ha stabilito che non verrà attivato un nuovo servizio stabile.
Il nuovo Codice della strada impone ai conducenti l’obbligo del casco a qualsiasi età, un contrassegno identificativo, l’assicurazione e il divieto di uscire dai centri urbani. Secondo il Comune, queste regole sono difficilmente applicabili in un sistema di sharing, nonostante i controlli della polizia municipale, e rischiano di generare violazioni sistematiche della normativa.
Ad aggravare il quadro, i problemi legati al comportamento dei cittadini: sosta selvaggia, circolazione contromano, utilizzo su marciapiedi, in zone vietate o su corsie riservate a bus e taxi. Per questo l’amministrazione ha deciso di interrompere la sperimentazione, con fine del servizio fissata al 31 marzo 2026, salvo eventuali ricorsi.
Per compensare il Comune potenzierà il bike sharing, che nel 2024 ha superato 1,5 milioni di noleggi e nel 2025 è cresciuto del 18%. L’obiettivo è aumentare le biciclette disponibili e rinnovare la flotta, soprattutto quella a pedalata muscolare.
Lo stupore di Assosharing: “Firenze unicum in Italia”
“Accogliamo con forte stupore e profonda perplessità la decisione del Comune di Firenze di non rinnovare il servizio di monopattini in sharing a partire dal 31 marzo. Una scelta che interrompe bruscamente un lavoro congiunto che, fino a oggi, aveva visto un costante dialogo tra amministrazione e operatori del settore“. Così Assosharing in merito alla delibera con cui Palazzo Vecchio decide di porre fine alla sperimentazione avviata nel 2020. Una decisione, per Assosharing, che rappresenta “un unicum in Italia“.
“Negli ultimi mesi – prosegue – avevamo collaborato fattivamente con gli uffici per individuare soluzioni concrete alle criticità emerse, comprese quelle legate alle recenti modifiche normative introdotte dalla cosiddetta ‘Legge Salvini’.
Di fronte a un oggettivo problema, ci saremmo aspettati un’azione pragmatica e una volontà di affrontarlo, come sta avvenendo in tutte le principali città italiane. Invece, Firenze sceglie l’unica strada che non risolve nulla: alzare le mani“.