Sarebbe stato ucciso in un negozio Pasquale Buono, 45 anni, rimasto vittima di un agguato ad Afragola, nel Napoletano.
I fatti sono avvenuti intorno alle 19.00, in corso Italia, presso le Palazzine Gescal. Secondo alcuni testimoni l’omicidio è avvenuto all’interno di un negozio di biancheria, intima dove si trovavano i proprietari, Pasquale Buono e il padre.
Ad entrare in azione sarebbero state due persone, arrivate a bordo di una moto: entrate nel negozio avrebbero sparato alcuni colpi e ferito a morte Pasquale Buono, sembra raggiunto da quattro proiettili alla schiena.
L’uomo è morto nonostante i tentativi di salvargli la vita, prima di alcuni passanti e poi del personale sanitario intervenuto con un’ambulanza.
Sull’omicidio sono in corso indagini degli agenti del commissariato di Afragola e della Squadra Mobile di Napoli.
l luogo dell’omicidio ad Afragola, 11 giugno 2025. Sarebbe stato ucciso in un negozio Pasquale Buono, 45 anni, rimasto vittima di un agguato ad Afragola, nel Napoletano. (Ansa)
La dinamica dell’omicidio porta gli investigatori a ritenere che si sia trattato di un vero e proprio agguato di camorra.
Si cerca un collegamento con un secondo omicidio
Circostanza che rimanda a quanto avvenuto ieri a Cardito, comune confinante con Afragola, dove è stato ucciso un uomo di 56 anni, Antonio Vitale, noto da molto tempo alle forze dell’ordine, trivellato in auto da una decina di colpi di pistola davanti alla moglie.
Anche in questo caso avrebbero agito due killer, in sella ad una moto di grossa cilindrata.
Gli investigatori cercano in queste ore di capire se ci sia un collegamento tra i due omicidi, avvenuti a pochi chilometri di distanza, e di inquadrarli alla luce delle attuali dinamiche delinquenziali della zona, dove è storicamente egemone il clan Moccia, nell’ambito del quale si agitano però diversi gruppi che scalpitano per affermare il proprio potere criminale.
La Polizia sta da un lato indagando sulle due vittime, per verificare le voci che le darebbero entrambe vicine ai clan, e dall’altro ricostruendo la mappa criminale dell’hinterland a nord di Napoli, caratterizzato negli ultimi tempi da una recrudescenza della violenza e dagli scontri tra gruppi e fazioni della camorra.
Il prefetto intensifica i controlli
Una immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza di tutta l’area interessata da parte delle forze di polizia è stata disposta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, dopo l’omicidio di questa stasera.
L’argomento, si legge in una nota, costituirà oggetto del prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.