“Non ho nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo, è il governo che vuole fare uno scontro con me e io voglio sottrarmi. C’è stata una personalizzazione insopportabile. Ci sono dei giudici che cercano di fare il loro lavoro e c’è stato un pronunciamento unanime di tutte le comunità dei giuristi, dall’Unione delle camere penali alle associazioni dei professori di diritto dell’Unione europea: tutti hanno sostenuto che sulla supremazia del diritto europeo non ci si può fare nulla”. Commenta con nettezza e tenendo il punto, la presidente di Magistratura Democratica Silvia Albano, giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, a margine del convegno sui 60 anni della corrente progressista all’interno dell’Anm (Associazione nazionale magistrati), a Roma.
E proprio Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, commenta: “Temo che possa reinnescarsi una polemica che non giova a nessuno, ma non c’è alcuna volontà di innescare uno scontro fazioso con le forze politiche o di politicizzazione”. Il presidente dell’Anm ha risposto in merito a possibili scenari dopo le ordinanze del Tribunale di Roma, di domani, sul trattenimento di nuovi migranti in Albania.
Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Albano: “La Costituzione e il diritto dell’Unione vengono prima della legge ordinaria”
Silvia Albano precisa anche che “noi l’abbiamo subita questa campagna, che nei fatti si è tradotta in un’intimidazione”. La giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma aggiunge ancora: “Il fatto che chi cerca di applicare la Costituzione venga appellato come giudice comunista mi preoccupa molto per lo stato della nostra democrazia e per il suo futuro. In tasca non abbiamo il libretto di Mao né il Capitale di Marx, ma la Costituzione”.
Albano: “Dialogo possibilissimo, i regolamenti parlamentari prevedono che i giudici vengano auditi”
“Forse, se ci fosse un dialogo col governo invece che lo scontro, si potrebbe discutere e capire se si possano fare invece delle proposte di legge: così magari queste frizioni con la Costituzione rispetto al diritto dell’Ue non ci sarebbero. Il dialogo è possibilissimo perché ci sono delle sedi dove è possibile farlo. È vero che adesso la produzione legislativa è molto più decreti-legge che non in Parlamento. Ma in Parlamento è previsto dai regolamenti parlamentari che i magistrati vengano auditi” spiega ancora la presidente di Magistratura Democratica.
Nordio: “Spero si abbassino i toni, i giudici non critichino il merito politico delle leggi”
Dello stesso avviso, sembra essere il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che è intervenuto telefonicamente al convegno di oggi a Roma. E ha precisato: “”Noi vogliamo il dialogo con la magistratura proprio perché sappiamo che la magistratura è chiamata ad applicare le leggi. Altro problema è la critica al merito politico e al contenuto delle leggi una volta che sono state approvate e Mattarella è stato chiarissimo su questo. Mi auguro che nel confronto futuro ci sia sempre meno una critica della magistratura al merito politico delle leggi in Parlamento e un abbassamento di toni da parte della politica a criticare le sentenze”.
Le repliche alle parole della magistrata di Salvini e Gasparri
“Quei giudici, pochi per fortuna, che invece di applicare le leggi le stravolgono e boicottano, dovrebbero avere la dignità di dimettersi, di cambiare mestiere e di fare politica con Rifondazione Comunista. Sono un problema per l’Italia” scrive, intanto, su X il leader della Lega Matteo Salvini postando una frase e la foto della magistrata Silvia Albano. Al vicepremier fa eco il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “La magistrata Albano dice che non ha in tasca il libretto di Mao Tse Tung, ma la Costituzione? Sono contento. Le regalerò degli occhiali così la leggerà meglio prima di emettere alcune sentenze che sono risultate invasive delle competenze di governo e Parlamento. Con gli occhiali giusti i testi si leggono meglio”.
Schlein: “Solidarietà ai magistrati, clima inaccettabile di attacco istituzionale”
“Continuo a dare solidarietà a quei giudici che vengono messi sotto scorta per effetto di minacce che dipendono anche da un clima inaccettabile di attacco istituzionale nei loro confronti” ha detto invece la segreteria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein, rispondendo stamani a Gualdo Tadino (Perugia) alla domanda dei giornalisti se in Italia ci siano giudici comunisti, tema toccato dalla presidente di Magistratura Democratica. “Lo scontro istituzionale non fa bene al Paese, soprattutto rispetto a delle persone che, come si è dimostrato sul caso dell’Albania, stanno solo applicando delle sentenze della Corte di Giustizia europea, quindi stanno solo facendo il loro lavoro” ha aggiunto Schlein.