Cristian Gualdi e Luca Perazzini erano ben più che semplici alpinisti esperti. Erano amici e colleghi stimati. Originari di Santarcangelo di Romagna (Rimini), avevano costruito le loro vite con impegno e dedizione, dicono tutti, sia nel lavoro che nelle passioni. La tragedia sul Gran Sasso ha colpito profondamente chi li conosceva.
Cristian, si era costruito la casa da solo
Cristian Gualdi, 48 anni, era il titolare di Top Infissi, un’azienda specializzata nella produzione di porte e finestre con sede nella vicina Savignano sul Rubicone. Intraprendente e dinamico, aveva recentemente completato la costruzione della sua nuova abitazione.
Luca, aiutava la madre a Cesena
Luca Perazzini, più giovane di sei anni, lavorava da oltre due decenni alla Nuova Cei, una ditta di impianti elettrici a Santarcangelo. Colleghi e amici lo descrivono come una persona affidabile, “uno di famiglia”. Nel 2020, aveva aiutato la madre ad aprire un negozio a Cesena.
La passione per l’alpinismo li aveva portati a condividere numerose avventure. Entrambi amavano le sfide che la montagna proponeva e vantavano scalate su cime come il Monte Bianco e il Monte Rosa. I loro amici li ricordano come competenti e appassionati.
Erano “grandi sportivi. Insieme in questi anni hanno compiuto tante imprese in montagna”, raccontano gli amici che li hanno definiti “due esperti alpinisti e due ragazzi d’oro”.
Le bandiere di Santarcangelo a mezz’asta
Le bandiere del Municipio di Santarcangelo sono a mezz’asta e il prossimo Consiglio comunale osserverà un minuto di silenzio in loro memoria. Durante le messe di Natale, i parroci locali hanno dedicato preghiere ai due alpinisti. Anche il presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha espresso il cordoglio della Regione, sottolineando il grande impegno dei soccorritori che hanno lavorato senza sosta in condizioni difficili.
Il dolore di Santarcangelo per la morte di Perazzini e Gualdi (TGR Emilia-Romagna-Ansa)
Il gruppo di Soccorso della Guardia di Finanza (Tgr ER)
La vicinanza ai familiari arriva anche dal sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e da Filippo Sacchetti, primo cittadino di Santarcangelo, che ha definito questa tragedia una ferita per l’intera comunità. L’amministrazione comunale “valuterà ulteriori iniziative da intraprendere nei prossimi giorni”.
I soccorritori al lavoro (TGR Abruzzo)
Alpinisti morti: accertato decesso per assideramento
Intanto, ieri il magistrato della procura di Teramo, Laura Colica, ha riconsegnato le salme ai familiari per la celebrazione dei funerali che si terranno a Sant’Arcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, paese di origine dei due alpinisti.
Ettuata dal medico legale, Giuseppe Sciarra, a Pescara, la ricognizione sui corpi dei due alpinisti. La ricognizione è servita per accertare il decesso per assideramento.