Dopo la svolta nelle indagini sulla morte di Andrea Prospero, per cui risulta accusato un 18enne, la Procura di Perugia apre un secondo fascicolo di indagine legato alle presunte attività illecite che potrebbero emergere dall’esame di sim, telefoni cellulari e pc trovati nel monolocale dove venne trovato morto lo studente universitario. A scriverlo è il Corriere dell’Umbria.
Secondo quanto risulta alle agenzie l’avvio del secondo fascicolo sarebbe legato alle circostanze per cui non sono finora emersi possibili legami tra le ipotizzate attività illecite, delle truffe, e il suicidio per il quale è stato arrestato ai domiciliari un giovane romano per induzione o aiuto al suicidio e per il quale è stato fissato a domani, 21 marzo, l’interrogatorio di garanzia.
Andrea Prospero è stato trovato morto in un b&b del centro storico di Perugia a fine gennaio dopo 4 giorni dai ricerche. Il ragazzo è stato ucciso, come accertato dal medico legale, da una dose massiccia di ossicodone e ansiolitici.