Stefania Nobile, la figlia di Wanna Marchi e Davide Lacerenza, il suo ex compagno e titolare della Gintoneria, locale vip di Milano, sono stati arrestati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf. Dalle indagini coordinate dalla Procura i due, assieme a un factotum, pure lui da stamane ai domiciliari, avrebbero procurato ragazze e droga ad una serie di clienti. Un’attività che avrebbe consentito notevoli guadagni.
L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata firmata dalla gip Alessandra Di Fazio, su richiesta della pm Francesca Crupi titolare dell’inchiesta con la procuratrice aggiunta Bruna Albertini.
Il giro di prostituzione nel locale vip
Le accuse a vario titolo nei confronti della figlia di Wanna Marchi (la ex regina delle televendite non risulta indagata), dell’ex compagno e di Davide Ariganello, il factotum, sono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le Fiamme Gialle hanno anche sottoposto a sequestro la Gintoneria, che si trova in via Napo Torriani. Secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori, oltre alla somministrazione di bevande di pregio accompagnate da qualche piatto gourmet, i tre avrebbe offerto alla propria clientela sostanze stupefacenti nonché la possibilità di usufruire di prestazioni sessuali rese da escort, acquisendo datali attività profitti illeciti, riciclati nell’attività commerciale.
Nel 2009, Wanna Marchi e Stefania Nobile sono state condannate a più di 9 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. I motivi? Dalle finte soluzioni per dimagrire all’inchiesta sulla rete di raggiri legati alla vendita dei numeri del lotto e a riti contro il malocchio.
Negli anni, il sistema Marchi ha fatto finire decine di famiglie sul lastrico. Per le vittime, i giudici hanno stabilito un risarcimento complessivo di circa 2,3 milioni di euro.