È stato bloccato in flagrante mentre intascava 6mila euro da un imprenditore della penisola sorrentina, in relazione all’appalto per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica per il periodo 2023-2026, aggiudicato allo stesso imprenditore dal Comune di Sorrento, per un valore complessivo a base d’asta di oltre 4,5 milioni di euro, il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, arrestato dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura. In arresto anche un collaboratore e componente dello staff personale del sindaco, Francesco Di Maio accusato di “induzione indebita a dare o promettere utilità”. L’arresto in flagranza – spiega un comunicato della Procura di Torre Annunziata – è stato effettuato quando l’imprenditore, nel corso di una cena appositamente organizzata a tal fine in un ristorante di Sorrento, ha consegnato al sindaco e al suo collaboratore la somma di denaro in contanti, una tranche dei 120.000 euro di tangente pattuiti.
Massimo Coppola era diventato sindaco di Sorrento nel 2020, dopo aver vinto il turno di ballottaggio con 5.461 preferenze, pari al 60,55 per cento dei voti, sostenuto dalle liste civiche Sorrento Adesso, Nuova Sorrento e Viviamo Sorrento e dal Pd, contro lo sfidante Mario Gargiulo, appoggiato dalle liste civiche La Grande Sorrento, Sorrentocisto, Con Noi per Sorrento, LOnda ed Il Ponte, che ha totalizzato 3.558 preferenze, pari al 39,45 per cento dei voti. Il suo percorso politico però era iniziato nel centrodestra, e nel 2013 aveva aderito al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, lasciando il Pdl.