Sale la preoccupazione tra i responsabili sanitari Usa e gli esperti dopo il nuovo caso accertato nell’ uomo di influenza aviaria contratta da una mucca. Pur tentando di bloccare allarmismi e ribadendo che il rischio per le persone di contrarre il virus H5N1 è ancora basso, gli scienziati iniziano ad esprimere dubbi sulle possibilità di contenere la diffusione dei contagi, in particolare per l’apparire di sintomi respiratori, per la prima volta, nel terzo uomo contagiato lavorando in un allevamento di bovini.
Le raccomandazioni di Massimo Ciccozzi, epidemiologi al Campus Biomedico di Roma.