“Mostrare a tutti questo segno, dalla Serie A fino ai campionati dilettantistici e giovanili, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli sportivi su questa vera piaga sociale – ha detto Pacifici – La violenza sugli arbitri è un fenomeno che deve far sentire coinvolti tutti gli attori del calcio e dello sport in generale. I nostri associati, scendendo in campo con questo tratto nero, vogliono inoltre mandare un messaggio di solidarieta’ ai colleghi che sono stati vittima di queste violenze. La recente aggressione, subi’ta da un arbitro in una partita di Terza Categoria laziale, rappresenta solo l’ultimo caso di un trend preoccupante che necessita una profonda riflessione anche da parte delle Istituzioni con atti formali. La violenza non è mai giustificabile e deve essere combattuta da tutti”
La decisione, si legge sul comunicato stampa diramato dall’assoarbitri, è stata annunciata dal Presidente dell’AIA, Carlo Pacifici, dopo gli ultimi gravi episodi che impongono una profonda presa di posizione contro un fenomeno che va a danno dell’intero sistema calcio.
“Le condanne morali infatti non bastano più, servono gesti forti e concreti per debellare questo indegno fenomeno sinonimo di odio e violenza. Tutti devono infatti sentirsi coinvolti ogni volta che viene toccato un arbitro”.
Campionato di calcio Serie, Lazio vs Bologna, l’arbitro Fabio Maresca ammonmisce Danilo Cataldi (GettyImages)
La violenza sui “fischietti”infatti, rischia di fermare il calcio dilettantistico del Lazio, dall’Eccellenza fino all’Under 14. I direttori di gara vogliono incrociare le braccia per protesta dopo l’ultimo episodio accaduto su un campo di Terza categoria. Edoardo Cavalleri, arbitro 33 enne di Civitavecchia di professione fisioterapista, ha riportato l’infrazione del capitello radiale del gomito sinistro a seguito di un’aggressione da parte di un calciatore.
Il fatto è avvenuto durante la partita Corchiano-Cellere del campionato di Terza categoria Girone A vinta dagli ospiti 3-2 dopo una clamorosa rimonta. In pieno recupero sarebbe stato strattonato e poi colpito da un giocatore del Corchiano. Sul momento non ha sporto alcuna denuncia, né è stato soccorso dai medici presenti o chiamato le forze dell’ordine. Ha avuto anche un confronto con l’aggressore nel suo spogliatoio, dove quest’ultimo ha espresso le sue scuse.