Con una mossa inaspettata annunciata alla vigilia del weekend, Crédit Agricole ha ufficializzato di aver acquistato strumenti finanziari pari al 5,2% del capitale di piazza Meda, informando le autorità italiane e lo stesso Banco Bpm.
A tal proposito il quotidiano Repubblica, che ha dato per primo l’indiscrezione, parla di una telefonata che il numero uno francese Philippe Brassac avrebbe fatto direttamente al suo omologo Giuseppe Castagna. Con la mossa a sorpresa la ‘Banque verte’ sale fino al 15,1% di piazza Meda e si prepara ad andare oltre. Nella nota ufficiale infatti viene precisato che l’Agricole ha richiesto alle autorità di salire fino al 19,99% di Banco Bpm, escludendo però il lancio di un’Opa. In questo modo l’unica offerta sul banco rimane quella di UniCredit.
Philippe Brassac, Ceo di Crèdit Agricole (@web)
Dal gruppo guidato da Andrea Orcel al momento non trapela nulla e si cerca di inquadrare la mossa francese. E se le bocche di piazza Gae Aulenti sono cucite, piazza affari continua a scommettere su un rilancio dell’offerta pubblica di scambio dello scorso 25 novembre. Il titolo di Banco Bpm ha chiuso in piazza affari a 7,51 euro e quello di UniCredit a 39,21 euro, con un rapporto di concambio a 0,191, ben al di sopra di quello proposto da UniCredit nell’offerta pubblica di scambio a 0,175. La mossa dei francesi, da quanto si intuisce in ambienti finanziari, sarebbe ‘difensiva’, considerato che i tempi della partita saranno lunghi e che una quota di questa consistenza consentirebbe a Parigi un potere contrattuale determinante per gli esiti di qualsiasi operazione.
Andrea Orcel, amministratore delegato UniCredit (@web)
Una mossa non avventata quella di Crédit agricole, frutto di intensi incontri che si sono tenuti ai massimi vertici nel corso della settimana e che, come evidenziato la stessa ‘banque verte’, non porterà a nessuna controfferta su piazza Meda rispetto all’ops di UniCredit. Non uno scontro quindi, ma un consolidamento delle posizioni in attesa di vedere le future mosse di Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit. Dal canto suo Credit agricole sottolinea che l’operazione è “coerente con la strategia di investitore e partner di lungo periodo del Banco Bpm”, in quanto “rafforza le solide partnership industriali nel consumer finance e nelle assicurazioni danni, protezione della persona e protezione dei creditori”. Crédit agricole inoltre sottolinea l’apprezzamento per le “qualità intrinseche del Banco Bpm, ossia un solido business ‘franchise’ con prospettive finanziarie positive”. Infine la mossa di Crédit Agricole non pesa in modo particolare sulla patrimonializzazione del gruppo.