Oggi i funerali ad Eboli, il paese si stringerà nel dolore per le esequie: il sindaco ha proclamato il lutto cittadino, ma nel dolore dei parenti rimangono i dubbi sulla morte del piccolo di 13 mesi, ucciso dai due pitbull nel giardino di casa. Chi avrebbe lasciato i cani liberi, innanzitutto, se erano liberi in quel momento, come è potuto succedere in quel piccolo villino di periferia dove si è consumata una tragedia.
Tanti gli elementi da chiarire nell’inchiesta della Procura di Salerno dove sono indagati la madre, due zii ed i padroni dei cani (assenti al momento dell’aggressione).
L’accusa di omicidio colposo, indagata mamma ed altre 4 persone
Salerno, bimbo di 15 mesi azzannato e ucciso da due pitbull a Campolongo
Le esequie nella parrocchia del paese
Ieri pomeriggio, la salma del bambino è stata consegnata ai familiari per l’ultimo saluto, dopo che sul corpicino è stata eseguita l’autopsia dal parte del medico legale. Ancora ignoto l’esito dell’analisi forense, a disposizione della Procura.
La mamma, Paola Ferrentino, e il nonno del bimbo, Franco Santoro, avevano espresso il desiderio che il bambino fosse sepolto nel cimitero di Salerno per stare vicino ad una zia recentemente scomparsa. Il sindaco Vincenzo Napoli ha accolto la richiesta, approvando una proposta di delibera.
La terribile aggressione, i dettagli dell’indagine: il video
Il dolore sui social della mamma, ed i tanti messaggi di dolore degli amici
Due profili Facebook, in entrambi le foto dei figli, con cuori e dediche. Paola Ferrentino, la giovane mamma di Francesco Pio ieri mattina ha cambiato l’immagine di profilo mettendo una foto del piccolo, con un cuore e un’emoticon di pianto. La donna ha una bambina di 5 anni ed un piccolo di 3 anni. Francesco Pio, invece, aveva festeggiato appena un anno l’8 marzo scorso.
“Ora è un angelo”
Tanti i messaggi di cordoglio e dolore da parte degli amici della donna che, commentando la foto del piccolo Francesco Pio, scrivono – rivolgendosi a lei – di farsi forza “ora che il bimbo è diventato un angelo”.
La tragedia minuto per minuto
Un bimbo di 13 mesi azzannato e ucciso da due pitbull nel cortile di una abitazione, mentre la mamma del piccolo e lo zio provano inutilmente ad allontanare gli animali. E’ la tragedia avvenuta lunedì mattina, ad Eboli (Salerno), in una villetta isolata e immersa nel verde della frazione Campolongo. Un episodio che “lascia sconvolta l’intera comunità”, è stato il commento del sindaco di Eboli Mario Conte, tra i primi a giungere sul posto.
Le prime ricostruzioni
La dinamica, ricostruita attraverso le dichiarazioni dei testimoni, è quella di una aggressione improvvisa, verificatasi mentre il bimbo è in braccio ai familiari nel cortile, lo zio e la madre. Uno dei due cani scatta contro il piccolo, e a questo punto anche l’altro pitbull si scatena. La mamma interviene e rimane ferita, lo zio nella concitazione cade e si fa male a un ginocchio. L’attacco dura poco, le lesioni riportate dal bambino appaiono subito gravi: viene chiamata una ambulanza, il cui equipaggio però può solo constatare il decesso della vittima. La madre invece viene medicata sul posto, per lei non si rende necessario il ricovero in ospedale.
Gli stessi componenti della famiglia non sanno spiegarsi in alcun modo l’aggressione. I pitbull, portati via dal servizio veterinario della Asl di Salerno e chiusi in un canile di Caserta, non avrebbero mai manifestato segni di aggressività.
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