Il tribunale monocratico di Roma, giudice Alfonso Sabella, ha assolto nove attivisti di Ultima Generazione che nel maggio del 2023 gettarono liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi. Nei confronti degli imputati la Procura della Capitale, che ha sollecitato l’assoluzione, contestava la violazione dell’articolo 518 duodecies relativo al “deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”. Cadute le accuse con la formula perché il fatto non sussiste e riconosciuta, al primo capo di imputazione, la particolare tenuità del fatto.
Il blitz nel maggio del 2023
Gli attivisti avevano gettato liquido nero, di carbone vegetale, all’interno della Fontana di Trevi.
Nel corso dell’azione era stato anche srotolato un piccolo striscione per la campagna “non paghiamo il fossile” e gli attivisti hanno urlato: “Il nostro Paese sta morendo”.
Alcuni giovani sono stati identificati dalla polizia.
Solo un mese e mezzo prima era stata presa di mira anche la fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna.