Sono stati pubblicati i decreti attuativi relativi al bonus donne e al bonus giovani. Entrambe le misure sono finanziate dal Programma giovani, donne, lavoro 2021-2027.
Il bonus giovani
Come si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il bonus è previsto dall’articolo 22 del Decreto-Legge del 7 maggio 2024, n. 60. È rivolto ai datori di lavoro privati e prevede l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, a esclusione di premi e contributi Inail, per l’assunzione di personale non dirigenziale con contratto a tempo indeterminato o trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.
Si prevede un esonero pari al 100 % dei contributi Inps fino a 500 euro al mese per lavoratore, e un importo a esonero maggiorato per il Sud fino a 650 euro al mese per sedi di lavoro che si trovino in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna e comunque entro il 50 % dei costi salariali.
Il bonus si attiva per l’assunzione di lavoratori che, alla data dell’assunzione incentivata, non hanno compiuto il trentacinquesimo anno di età e non sono stati mai occupati a tempo indeterminato.
Per il bonus giovani il governo ha previsto lo stanziamento fino a 1,429 miliardi di euro.
Bonus donne
Anche il bonus donne è rivolto ai datori di lavoro privati, e prevede un massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna assunzione a tempo indeterminato e l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali ad esclusione di premi e contributi Inail.
Si tratta di un’agevolazione che punta a incentivare l’assunzione di donne prive di un impiego regolarmente retribuito da 2 anni, ovunque residenti, donne prive di impiego regolarmente retribuito da 6 mesi, residenti nelle regioni ZES (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, cioè le Zone economiche speciali), donne occupate nelle professioni o settori ad alta disparità occupazionale di genere, individuati ogni anno con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Nei primi due casi la durata dell’esonero vale 24 mesi, nel terzo caso 12.
Come ottenere la misura
Per ottenere la misura si può fare domanda telematica all’Inps. Deve contenere: dati identificativi dell’impresa; dati identificativi del lavoratore assunto o da assumere; tipologia di contratto di lavoro sottoscritto o da sottoscrivere e la percentuale oraria di lavoro; retribuzione media mensile e l’aliquota contributiva datoriale riferita al rapporto di lavoro; oggetto di esonero; indicazione della sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo presso il quale il lavoratore presterà effettivamente servizio.