Dal 2026 le famiglie, che avranno i requisiti per accedere al bonus rifiuti, potranno beneficiare di uno sconto del 25% sulla Tari. Il beneficio è rivolto ai nuclei con Isee sotto i 9.530 euro, con un tetto fino a 20 mila euro per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico. Un sostegno concreto e garantito che non necessita di alcuna domanda: al beneficio si accede in maniera del tutto automatica.
La Tari è l’imposta con la quale i contribuenti finanziano i costi del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. Questo tributo locale viene pagato da chi occupa fisicamente gli immobili oppure, nell’ipotesi in cui questi siano vuoti, da chi ha su essi il diritto di proprietà. Inoltre, ciò che si paga con la Tari non è la produzione effettiva di rifiuti, ma la mera possibilità di produrli dimorando nell’immobile soggetto a questa tassa. Il presupposto per il pagamento della tassa sui rifiuti è il possesso o la detenzione di locali o aree scoperte operative, suscettibili di produrre rifiuti. A pagare è l’utilizzatore dell’immobile, non il proprietario. Bisogna tenere in considerazione due aspetti:
- la Tari è calcolata secondo una quota fissa e una quota variabile
- l’importo è determinato in relazione sia alle caratteristiche dell’immobile sia a quelle del nucleo familiare.