Apertura in calo per i listini europei: Milano a -0,35% resiste meglio delle altre grazie al balzo di Generali (+4,3% dopo i conti), contrazioni intorno o appena sopra il mezzo punto percentuale per Parigi, Francoforte e Londra.
In ordine sparso le Borse asiatiche: chiusura in lieve rialzo per Tokyo, appena sopra la parità Hong Kong, lieve calo per Mumbai. Calo più netto invece, superiore all’1%, per Shanghai, dopo i dati sull’economia cinese a ottobre che dipingono un quadro in chiaroscuro: male la produzione industriale, che torna a rallentare il passo di crescita quando gli analisti si aspettavano una timida accelerazione; bene invece le vendite al dettaglio, che salgono più del previsto, +4,8% rispetto a ottobre del 20234. Un dato, quest’ultimo, che fa ben sperare per la ripartenza dei consumi interni in Cina, mai tornati sui livelli pre-pandemia.
Mentre sui mercati delle materie prime continua a scendere il prezzo del petrolio, nonostante le tensioni sempre forti in Medio Oriente. Il Brent, prezzo di riferimento europeo, stamattina è passato sotto la barra di 71 dollari e mezzo al barile – il 3% in meno rispetto a venerdì scorso, quasi l’11% in meno rispetto a un anno fa.