All’apertura delle borse europee segnati rialzi vicini all’1%, ma poi rapidamente ritracciati e sono ora più prudenti. Milano a +0,46%, Francoforte e Parigi a +0,6%, Londra +0,5% In ordine sparso invece le Borse asiatiche. Negativa Tokyo, che chiude in calo di quasi il 3% – Giappone in posizione particolarmente scomoda in quanto partner commerciale importante sia degli Stati Uniti sia della Cina. Salgono invece Shanghai e Hong Kong, sostenute probabilmente anche da acquisti di azioni da parte di fondi sovrani, e soprattutto Mumbai, che supera il +2%. L’India, Paese emergente in forte accelerazione negli ultimi anni, secondo molti commentatori potrebbe essere il grande beneficiario delle schermaglie commerciali in corso.
Mentre sui mercati valutari continua a indebolirsi il dollaro, anche nei confronti dell’euro, che stamattina è arrivato a superare quota 1,13.
Recupera dopo un avvio di giornata in calo il prezzo del petrolio, con in particolare il Wti americano che torna sopra la soglia dei 60 dollari al barile – soglia importante perché secondo i calcoli di alcuni analisti segnerebbe il confine tra profitti e perdite per numerose aziende del settore estrattivo Usa, soprattutto quelle attive nel segmento del petrolio di scisto.