La borsa di Milano apre cauta, +0,15% dopo il -0,73% di ieri. Nella settimana bilancio parziale di -0,90%, l’indice Ftse Mib è a quota 40.315 punti. Una discesa che segue una lunga serie di rialzi. Nel resto d’Europa moderati rialzi anche per Londra (+0,30%), Francoforte (+0,50%) e Parigi (+0,18%).
A piazza Affari in evidenza il tentativo di scalata di Unicredit a Banco Bpm. Oggi Unicredit ha annunciato il ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento sul golden power che ha posto dei paletti alla sua offerta per Banco Bpm. E solo ieri Banco Bpm aveva contestato la decisione della Consob di concedere un mese in più a Unicredit per la sua offerta. Una partita che si fa infuocata anche sul fronte istituzionale.
«Io (sono) sempre pronto ad andarmene. Io vado via quando, ad un certo punto, non sono più gradito e questo in tutte le istituzioni». Lo ha detto il presidente della Consob Paolo Savona, a margine di una iniziativa del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing, rispondendo a una domanda su una presunta irritazione del governo dopo la decisione su Unicredit-Banco Bpm. «Finchè sono gradito resto – ha aggiunto – sennò vado via. Ho una età tale che la saggezza incombe e significa che quando uno è saggio se ne deve andare in queste condizioni». Il titolo di Unicredit in avvio segna +0,14%, quello di Banco Bpm +0,40%.
Anche a Wall Street la settimana è stata all’insegna dei ribassi (-1,95% il bilancio parziale della settimana per l’S&P 500), oggi l’apertura è attesa poco mossa.
Sotto osservazione sui mercati rimangono i titoli di Stato americani. Il rendimento del titolo trentennale ieri aveva raggiunto il 5,15%, superando la soglia considerata critica del 5% e avvicinandosi al massimo dal 2007, dopo l’approvazione alla Camera di un pacchetto fiscale che dovrebbe aumentare il debito degli Stati Uniti di 3.000 miliardi di dollari in dieci anni. Oggi il rendimento è sceso, è al 5,01%.
Riflettori sul Bitcoin, al massimo storico, 110.640 dollari (-0,33% oggi, +6,95% nella settimana). Ieri sera c’è stata una cena tra Trump e i 220 investitori che hanno acquistato le quote maggiori della criptovaluta del presidente americano. Un evento molto contestato dai democratici che denunciano il conflitto di interessi.