I funerali di Bruno Pizzul si terranno oggi, venerdì 7 marzo 2025 nel Duomo di Cormons, il paese in provincia di Gorizia che ha visto crescere il giovane futuro giornalista. Bruno Pizzul era molto affezionato alla località friulana. La cerimonia è prevista per le ore 14:30, ma prima colleghi, amici e tifosi possono rendere omaggio al giornalista presso la camera ardente già aperta dalle ore 10, a seguire è previsto un brindisi a base di vino Cormons, organizzato proprio dagli amici e offerto dai produttori locali. La morte di Pizzul ha lasciato un vuoto enorme nel mondo del giornalismo, sportivo e non solo. Il telecronista, è stato la voce del calcio e della Nazionale Italiana, è scomparso mercoledì 5 marzo, a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno che avrebbe festeggiato sabato 8 marzo.
Nato a Udine l’8 marzo del 1938, sposato con Maria da moltissimi anni, ha avuto tre figli, tra cui Fabio Pizzul che ha seguito le orme del padre nel giornalismo per poi dedicarsi alla politica, e 11 nipotini. Una curiosità: non aveva mai preso la patente e spesso si spostava in bicicletta. “Guida mia moglie, la Tigre”, disse.
Pizzul fu assunto in Rai nel 1969 e l’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1). Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva.
Oltre al calcio e al canottaggio Bruno Pizzul ha commentato anche gli eventi di altri sport come il pugilato, il ciclismo, il tennis da tavolo, l’ippica, le bocce e la navigazione con barca a vela. Dopo il “ritiro” ha continuato a collaborare e a commentare le vicende calcistiche e sportive in generale, anche per Rainews24 nel 2014.
Negli ultimi anni era tornato a vivere nel suo Friuli. È morto all’ospedale di Gorizia
Bruno Pizzul: “Ho cercato di fare il lavoro che amavo nel miglior modo possibile e senza superbia”
Le voci degli abitanti di Cormons
“Se n’è andato uno di noi: non ha mai fatto pesare la sua notorietà, ma è sempre rimasto l’uomo semplice che, da giovanissimo, era partito, dapprima per inseguire i propri sogni di gloria come atleta e, quindi, per la carriera come impareggiabile giornalista sportivo”. Sono le voci degli abitanti di Cormons che daranno l’ultimo saluto terreno a Bruno Pizzul. Nominato cittadino onorario nel 2013. Centinaia di messaggi di cordoglio inviati in queste ore alla famiglia, dalle massime cariche istituzionali e da amici e conoscenti. “Ci sono voci che non raccontano solo lo sport, ma lo elevano – sottolinea il messaggio inviato da una signora. Anche il parroco, don Paolo Nutarelli, ha voluto condividere il proprio ricordo: “Bruno è entrato nella Luce del Risorto. A tutta la famiglia il mio ricordo affettuoso e la preghiera per lui certo che dall’Infinito di Dio continuerà a starci accanto. Con gratitudine per la sua vicinanza alla Comunità, un saluto e un abbraccio grande”
Gli alpini
L’Associazione Nazionale Alpini si stringe in un affettuoso abbraccio alpino alla famiglia di Bruno Pizzul: alpino e noto giornalista sportivo, è “andato avanti”. Così l’Ana ricorda la scomparsa dello storico commentatore delle partite della Nazionale di calcio della Rai. “Aveva svolto il servizio militare negli alpini come ufficiale di complemento – ricordano le penne nere – nel 1962 aveva iniziato il 28° corso Auc ad Ascoli Piceno concludendolo alla Sma con la nomina a sottotenente, destinazione Courmayeur, Plotone Atleti, e poi a Montorio Veronese, allora Car per le Brigate Alpine. Richiamato due volte, la prima delle quali alla Sma nel 1969, ha conseguito il grado di capitano in servizio ad Aosta”.
Pizzul da 30 anni era iscritto all’Associazione nel Gruppo alpini di Medea (Sezione di Udine) e amava partecipare a incontri ed eventi organizzati dalle penne nere. Per i suoi 80 anni, gli alpini avevano organizzato a Cormons una serata in suo onore alla quale aveva partecipato anche il presidente nazionale Sebastiano Favero. Con il suo sorriso immancabile e lo spirito allegro, aveva ringraziato gli alpini con una frase tipica delle sue telecronache: “Tutto molto bello!”. L’Ana – ha detto Favero – ne ricorda oggi le doti umane da vero alpino, ispirate a sobrietà, passione, simpatia e capacità empatiche ed all’amore per il suo Friuli. Una delegazione locale delle penne nere parteciperà alle esequie.