È caduto dal tetto del capannone che stava riparando, da un’altezza di circa cinque metri, e non ha avuto scampo.
È morto così un imprenditore edile bresciano di 51 anni a Trescore Cremasco, in provincia di Cremona. L’infortunio si è verificato alla carrozzeria Nichetti e Pertusi, lungo la provinciale Melotta. La vittima è Carmelo Longhitano, titolare della Edil Cm di Roccafranca. L’impatto con il terreno gli è stato fatale a dispetto del lungo tentativo del personale sanitario di emergenza della Croce Rossa di rianimarlo. Indagano carabinieri e Ats.
Stando ai primi accertamenti, eseguiti insieme dai militari di Romanengo e dagli ispettori dell’Azienda sanitaria territoriale, Longhitano e gli operai avevano già posizionato le ringhiere di sicurezza lungo i bordi del tetto su cui avrebbero dovuto lavorare. La vittima sarebbe salita su una scala posizionata all’esterno della struttura, proprio per verificare le condizioni della copertura, composta da pannelli di coibentazione legati tra loro, quando uno ha ceduto e l’artigiano è caduto.
Il cordoglio del sindacato di categoria
“È inaccettabile che incidenti come questo continuino a verificarsi, mettendo a rischio la vita e l’incolumità dei lavoratori. Ancora oggi assistiamo a troppe situazioni in cui la tutela di chi lavora viene messa in secondo piano. È fondamentale, dunque, rafforzare la formazione sulla sicurezza e potenziare i controlli ispettivi per evitare che simili tragedie possano ripetersi. La sicurezza e la dignità dei lavoratori deve diventare un tema prioritario nell’agenda politica di un Paese che intenda porre fine al fenomeno degli infortuni mortali”, ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL.