Solo nel mese di luglio sono stati più di 3mila i cani e 4.300 i gatti abbandonati in strada e soccorsi da persone che li hanno portati ai rifugi o ai veterinari. “Quella dell’abbandono è una piaga di tutti gli anni – spiega all’Adnkronos Giusy D’Angelo esperta cinofila e vice presidente dell’Enpa – e anche se ci sono le video camere in giro per le città, solo parzialmente fanno da deterrente, dato che chi abbandona tende ad allontanarsi, a raggiungere luoghi sperduti”.
“C’è anche un altro aspetto da considerare per quanto riguarda l’abbandono, – aggiunge D’Angelo – ci sono troppe pensioni casalinghe che per svariati motivi accolgono troppi animali e poi li smarriscono e finiscono nel canile dove il proprietario li trova al ritorno delle vacanze. E ancora c’è il fenomeno, particolarmente radicato nelle campagne, tra i pastori, che fanno riprodurre il proprio cane e poi abbandonano i cuccioli provocando un incremento del randagismo. E’ necessaria una cultura del rispetto e del benessere dell’animale: da qui la nostra campagna ‘Non buttarlo via. Non è un rifiuto’. L’animale non è un oggetto, dice ancora lo slogan della campagna, abbandonarlo è un crimine, adottarlo è una responsabilità, l’amore non va in vacanza”.
Un appello a non abbandonare cani e gatti viene lanciato anche da Federico Coccìa, veterinario Brand Ambassador Ca’ Zampa. “Non abbandonare il tuo cane, perché il tuo cane andrà a morire. E può essere anche un pericolo per le persone. Non ci sono più scuse: oggi quasi tutte le strutture alberghiere, le spiagge e i mezzi di trasporto sono pet friendly e accolgono con piacere i nostri amici a quattro zampe”
La campagna antiabbandono con Ornella Muti Naike e Insinna
Ogni anno, in Italia, si stima l’abbandono di circa 130.000 animali domestici, tra cui 80.000 cani e 50.000 gatti con gravi ripercussioni sul piano etico, sanitario e della sicurezza pubblica. Ornella Nuti, Naike Rivelli, Flavio Insinna e Massimo Wertmuller si sono uniti alla Leal per sostenere la campagna nazionale “Fuori il Traditore”.
Ornella Muti e Naike Rivelli hanno realizzato uno spot per Leal ad alto impatto emotivo, per mostrare lo strazio di una creatura abbandonata e ribadire con forza che questo tradimento è un crimine, mentre Flavio Insinna ha mostrato “Ugolina” la gattina che ha salvato da una vita randagia, ribadendo che gli animali insegnano alle persone a essere migliori e Massimo Wertmuller ha interpretato l’ululato di rabbia e dolore di tutti gli animali condannati a paura, fame e morte. Circa l’80% degli animali abbandonati non sopravvive al primo mese di vita randagia.
“Una societa’ evoluta e coesa condanna i crimini, non li normalizza. Per questo abbiamo deciso di ribaltare il paradigma dell’abbandono. Desideriamo che a essere lasciati ai margini della società siano i colpevoli di queste azioni turpi, non le vittime” è il messaggio unanime di Leal e artisti, impegnati nella diffusione della campagna nazionale ad agosto, mese in cui il numero di abbandoni raggiunge il picco.
Lo scopo della campagna, ideata in collaborazione con Rosalba Panzieri, è contrastare il dilagare dell’abbandono, cambiare il percepito sociale intorno a questo crimine e promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità nei confronti degli animali.
La campagna nasce per dare voce a tutti gli animali vittime di abbandono e alle persone vittime di incidenti stradali a causa di questo reato. Per ricordare che abbandonare è un crimine, punito dalla legge con fino a 3 anni di reclusione e 30.000 euro di multa e sospensione della patente di guida.
“Fuori il Traditore”, spiega il presidente di Leal Gianmarco Prampolini, “è una campagna di cambiamento culturale. Ancora prima che dalla giustizia questo reato deve essere condannato dalla coscienza collettiva – aggiunge – la percezione dell’abbandono come reato deve ancora sedimentare nella nostra società.