Si stima siano oltre 100mila le persone colpite da cardiomiopatia ipertrofica in Italia, 20mila hanno la forma ostruttiva. Di queste, però, solo circa 15mila hanno ricevuto una diagnosi corretta. Nei restanti casi, i sintomi sono confusi con quelli di altre malattie a carico del cuore o sono sottovalutati. La patologia, che causa l’ispessimento del muscolo cardiaco, presenta infatti segnali comuni a molte altre condizioni cliniche. “La cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva è una forma di cardiomiopatia spesso ereditaria e progressiva, che inizialmente può essere ben tollerata, ma può avere conseguenze anche molto gravi – sottolinea Franco Cecchi, presidente Aicarm -. La diagnosi è un momento che spesso sconvolge chi ne è affetto e i suoi familiari”.