“Noi riconosciamo le preoccupazioni sollevate dal governo italiano e dalla famiglia Falcinelli riguardo alle circostanze dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami”. Lo dichiarano fonti del dipartimento di Stato riguardo alla vicenda del 25enne studente italiano arrestato, con modalità violente, lo scorso febbraio in Florida.
“A quanto ci risulta la polizia di Miami ha aperto un’inchiesta interna sul caso, continueremo a monitorare questi sviluppi”. “Il dipartimento di Stato – proseguono le fonti – lavora diligentemente per assicurare che i dipartimenti di pubblica sicurezza negli Usa rispettino i loro obblighi legali riguardo alle notifiche e l’accesso consolare quando cittadini stranieri sono arrestati negli Stati Uniti, in accordo con le leggi interne e gli obblighi internazionali, nello stesso modo in cui noi ci aspettiamo che i governi stranieri trattino i cittadini americani all’estero”.
La mamma di Matteo Falcinelli, Vlasta Studenicova
“Una buona notizia”, il commento della mamma del giovane, Vlasta Studenicova, alle dichiarazioni del Dipartimento di Stato Usa sul caso dell’arresto del figlio.
Studenicova, con l’aiuto del consolato italiano, sta prendendo contatti con alcuni avvocati. “Il consolato ha già sentito uno dei legali che si è occupato del caso di George Floyd. Un altro avvocato di Los Angeles ha contattato Matteo direttamente e ieri lo abbiamo sentito”, ha aggiunto Studenicova.
La donna si è detta sorpresa dal papà di Matteo, che non ha rilasciato dichiarazioni rimandando tutto alla diplomazia. “E’ una dichiarazione che avrebbe potuto rilasciare una qualunque persona che legge i giornali”, ha detto.
“Massima attenzione della Farnesina sul caso”
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso di Matteo Falcinelli, ricordando che il Governo italiano segue doverosamente ogni caso di detenzione di cittadini italiani all’estero. In una nota della Farnesina, del 5 maggio scorso, si ricordava che dall’inizio della vicenda il consolato generale d’Italia a Miami sta seguendo il caso.
All’atto dell’arresto il signor Falcinelli è stato sottoposto a un trattamento detentivo particolarmente violento, testimoniato dalle stesse body-cam dei poliziotti che hanno effettuato il fermo. Per questa ragione, oltre a seguire il caso e prestare assistenza alla famiglia per gli aspetti legali, il console generale a Miami ha sottolineato con le autorità locali l’inaccettabilità dei trattamenti che il giovane ha subito, ha fatto sapere la Farnesina.
Dal soffocamento ai danni alle ossa: i rischi dell’incaprettamento
Falcinelli era stato arrestato all’uscita di una discoteca. La polizia di Miami gli aveva contestato diversi reati, tra cui resistenza non violenta a pubblico ufficiale. È stato rilasciato due giorni dopo l’arresto. Il consolato generale a Miami si è subito attivato: oltre a intervenire con le autorità locali, ha prestato la necessaria assistenza al connazionale e ai familiari, anche fornendo contatti dell’ufficio legale, poi scelto dalla famiglia. Sino alla conclusione della vicenda il consolato generale, d’intesa con la Farnesina, continuerà ad assistere il connazionale, mantenendo stretto contatto con la famiglia.
La vicenda
Il giovane di Spoleto, a Miami per frequentare il master alla Florida International University al Biscayne Bay Campus, sarebbe stato “sbattuto a terra” dalla polizia con “il volto contro l’asfalto” e “con il ginocchio dell’agente premuto contro il collo, la stessa manovra che in Minnesota uccise l’afroamericano George Floyd”. Una volta arrestato e portato in una cella di transito alla stazione di polizia di North Miami Beach, “in quattro lo hanno incaprettato sottoponendolo all’Hogtie restraint. Con una cinghia hanno legato i piedi alle manette dietro la schiena e tirato, tirato tra urla strazianti e sovrumane” fino a quando il giovane “li ha supplicati di smettere perché si sentiva letteralmente spezzare. ‘Please, please, please'” le parole “pronunciate con un filo di voce tra lacrime e strazi indicibili. E cosi, con il rischio di morire, lo hanno lasciato per più di tredici minuti, quando qualcuno in quella posizione smette di respirare appena dopo 150 secondi”, ha raccontato Quotidiano Nazionale.