Nell’ipotesi della Procura di Milano, Fedez sarebbe stato il “concorrente morale”, ossia il presunto istigatore, della “spedizione punitiva” ai danni di Cristiano Iovino, pestato da un gruppo di suoi amici fidati, tra cui ultrà rossoneri, alla presenza dello stesso rapper, che in una prima fase avrebbe cercato anche di colpire il personal trainer. Un punto su cui si concentrano le indagini che vanno ad intersecare, per accertamenti già in corso su alcuni personaggi quelle sul mondo delle curve a Milano, è il motivo scatenante della lite tra il cantante di Rozzano e il 37enne romano.
C’è da dire, però, che se Iovino non presenterà querela entro fine luglio, e pare proprio che non sia intenzionato a farlo, con allegato anche un certificato medico, le accuse di lesioni e percosse in concorso cadranno. Resterebbe quella di rissa, ma tutta da valutare nelle due fasi di quella notte, tra il 21 e il 22 aprile scorso, con la lite scoppiata prima nella discoteca The Club, tra bicchieri lanciati e insulti, e l’aggressione avvenuta circa mezz’ora dopo davanti all’abitazione milanese di Iovino, in via Traiano.
Il pestaggio del personal trainer Iovino a Milano: spuntano i testimoni che inguaiano Fedez – servizio di Stefano Fumagalli Tg1 del 12-05-2024
Il video dell’aggressione agli atti
Agli atti, nel fascicolo coordinato dal pm Michela Bordieri con i primi accertamenti dei carabinieri, ci sono le immagini delle telecamere che riprendono 8-9 persone scendere da un minivan e scagliarsi contro Iovino, ma anche quelle del locale dove era presente, oltre a Ludovica di Gresy, giovane spesso in compagnia di Fedez nell’ultimo periodo, anche il cosiddetto “bodyguard” del rapper, Christian Rosiello, ultrà della curva sud milanista. Nelle carte, poi, c’è sì un referto medico, ma indica zero giorni di prognosi, perché il personal trainer non si è fatto portare in ospedale e non ha collaborato alle indagini.
Indagini e sospetti
Altro elemento che desta sospetto, tanto che gli inquirenti vogliono appurare se il caso Iovino sia un episodio isolato o rientri in dinamiche già al vaglio in altre indagini condotte dalla Polizia, sui business illeciti, tra cui svetta quello della droga, gestiti da esponenti delle curve. Oppure se gli ultras abbiano voluto aiutare Fedez a risolvere in quel modo violento un contrasto personale o qualcosa che andava a toccare i suoi interessi, con un’azione ritorsiva e intimidatoria. Mentre il cantante ha detto che lui in via Traiano non c’era e sui social non commenta la vicenda.
Fedez indagato dalla Procura per rissa, lesioni e percosse – Servizio di Camilla Manconi Tg1del 13-05-2024
La lista degli indagati, oltre a Fedez, per rissa, lesioni e percosse in concorso è ovviamente destinata ad allungarsi e a tutti i protagonisti della nottata. Anche se dalla Procura precisano che allo stato c’è un solo indagato e che le identificazioni sono ancora in corso. Nel frattempo, risulta che, dopo essere stati buttati fuori dal locale, Fedez e Iovino al telefono e via chat si sarebbero dati appuntamento “per chiarire” la questione proprio sotto casa del 37enne. Una sorta di trappola, però, a cui sarebbe seguito il pestaggio di tanti contro uno.
Intanto, i “banditi”, ossia i vertici della curva sud, hanno scritto sui social di non avere “alcun tipo di legame con Fedez, né riguardo vicende professionali, né tantomeno riguardo vicende private”. Mentre per un’altra delle aggressioni che in quest’ultimo periodo, a Milano e provincia, hanno visto al centro gli ultrà, oggi il gip Teresa De Pascale ha disposto i domiciliari per tre, tra cui Alessandro Sticco, 42 anni, nel direttivo della curva milanista così come Luca Lucci, noto capo ultrà, e lo stesso Rosiello. Gli altri due arrestati sono Islam Hagag, 35 anni e di recente fotografato assieme a Fedez, e Luigi Magrini, 43 anni. Hanno ferito, dopo la partita di sabato scorso, a colpi di sedie, tavolini, bottiglie e coltellate un 25enne. Fanno “leva”, scrive la giudice nell’ordinanza, “sulla peculiare forza intimidatoria derivante dall’appartenenza ad un gruppo” e le condotte “aggressive” sono la loro “cifra distintiva”.
Fedez dal salone del libro dichiara: “Io non c’ero” – servizio del 13-05-2024