Con un’accelerazione improvvisa le indagini sul delitto di Garlasco sono tornate nei luoghi dei protagonisti di 18 anni fa, ripercorrendo tratti di inchiesta riconsiderati alla luce dei nuovi accertamenti o stimolati da recenti dichiarazioni, nell’ambito delle riaperte indagini che vedono indagato Andrea Sempio per omicidio in concorso.
Garlasco, si cerca in canale possibile arma del delitto (ANSA)

Una veduta esterna della casa vicino a un canale dove gli investigatori cecano l’arma del delitto di Garlasco del 2007, a Tormello, nel Pavese – 14 maggio 2025 (Ansa)

Caso Garlasco omicidio Chiara Poggi (Rai2)
21/03/2025
Nulla da lasciare intentato
Gli anni trascorsi da quel 13 agosto 2007, quando venne uccisa la 26enne Chiara Poggi, e per il cui delitto è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi (ora in semilibertà) sono molti, ma i Carabinieri di Milano, coordinati dagli inquirenti della Procura di Pavia, ritengono che nulla sia da lasciare intentato, e si concentrano nuovamente sul territorio lomellino, tra Garlasco, Voghera e Tromello, sempre in provincia di Pavia.
Tromello, l’attizzatoio per caminetto: cosa stanno cercando gli investigatori
Tornano sotto la lente d’ingrandimento anche alcuni particolari d’inchiesta in parte già noti, come l’oggetto in metallo, forse un attizzatoio per caminetto, che sarebbe stato gettato in un canale a Tromello, dove per tutta la giornata di ieri si sono concentrate le ricerche del Nucleo investigativo supportato dai Vigili del fuoco.
Il misterioso superteste
Un impulso giunto dalle dichiarazioni di un superteste che poco dopo la riapertura delle indagini aveva fatto delle affermazioni alla trasmissione ‘Le Iene’ e che poi è stato sentito dai militari ai quali ha confermato di aver visto una donna “in bicicletta” gettare un oggetto metallico “pesante” nel corso d’acqua. Un uomo della zona, anche se non del paesino della Lomellina, i cui ricordi si incrociano con quelli di un teste già escusso ai tempi della prima inchiesta.
Le gemelle Cappa
Tutto si è concentrato intorno a un tratto di un canale scolmatore, una ventina di metri prospicenti alla casa della famiglia Cappa, che era di proprietà della nonna delle cugine gemelle di Chiara Poggi – mai indagate – e che da molti anni “non si vedono più – come ricorda un residente – né qui né a Garlasco”. Rita Poggi ha però dichiarato, oggi, che gli attrezzi del camino a cui si farebbe riferimento risultano ancora in casa. E il giallo su questa presunta arma del delitto si infittisce.
Le operazioni si sono svolte tra via Roma, dove si trova una villetta gialla bifamiliare da cui si accede al canale, e via Nazario Sauro, da dove sono scesi i pompieri del Nucleo speleo fluviale con attrezzi e metal detector. “Difficile poter operare efficacemente – spiega un tecnico del Comune di Tromello – senza uno svuotamento completo del Cavo Bozzani”. Così sono state montate delle paratie in piazza IV Novembre e usate delle idrovore in via Monte Nero. Quando il livello del tratto interessato si è abbassato a una trentina di centimetri sono scesi i pompieri a dragarlo, un passo dopo l’altro.