“La mia priorità è offrire a Forza Italia un percorso sereno verso le elezioni regionali. Ho costruito in questi anni un partito al di sopra di ogni sospetto e in una fase in cui è giusto che ogni contesto venga chiarito senza interferenze, ritengo doveroso contribuire a preservare il partito da ogni possibile elemento di attacco o strumentalizzazione, chiarendo che non rientro tra i possibili candidati alla presidenza della Regione Campania”.
Così Fulvio Martusciello, europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, intervenendo al congresso cittadino di Battipaglia, dopo l’arresto della sua collaboratrice, Lucia Simeone, nell’ambito di un’inchiesta delle autorità del Belgio incentrata su presunte tangenti versate a politici, affinché si spendessero, in sede Ue, a favore del colosso cinese Huawei sul 5G. Simeone, dopo l’interrogatorio di stamattina, è ai domiciliari nella sua Ercolano. Le vengono contestati, dalla procura belga, i reati di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Secondo fonti vicine all’inchiesta, dagli atti della procura belga emergerebbero quattro bonifici a favore di Martusciello.
“Il mio impegno politico non cambia: continuo a lavorare con determinazione per rafforzare Forza Italia e costruire un’alternativa solida per il futuro della Campania”, ha concluso l’europarlamentare.
Agli atti 4 bonifici per Martusciello
Emergerebbero dei bonifici, quattro per la precisione, per una cifra complessiva che si aggira intorno a qualche migliaio di euro, che vedono come destinatario Fulvio Martusciello, dagli atti con i quali la procura belga ha chiesto l’arresto di Simeone. E’ quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta. Antimo Giaccio, legale della donna, riferisce che la donna si sarebbe recata a Bruxelles al massimo una dozzina di volte. Lì condivideva l’abitazione, dove soggiornava in occasione di queste trasferte, anche con il portoghese Nuno Whanon Martins, con un passato da consigliere di Martusciello per il Medio Oriente, fermato in Francia dopo le perquisizioni nelle sue residenze in Portogallo.
Lucia Simeone, collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello (ansa)
22/03/2025
Lucia Simeone ai domiciliari dopo l’interrogatorio
Lucia Simeone dopo l’interrogatorio di stamattina davanti al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli, è ai domiciliari. Assistita dall’avvocato Antimo Giaccio, ha risposto alle domande che le sono state rivolte e ha chiarito la causale di un bonifico di mille euro, ricevuto dal suo predecessore, il portoghese Nuno Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martins. I due si conoscevano e la donna “non esclude che ce ne siano stati altri, come ricorda di aver fatto lei un bonifico di 4-500 euro”, ma si tratterebbe “di rimborsi per acquisti personali“.
“L’interrogatorio è durato oltre due ore, abbiamo dato tutte le spiegazioni. La mia assistita si professata innocente, non estranea ai fatti, perché i fatti non sono contestati in maniera chiara, sono molto generici”. Il legale parla di “una palese violazione del diritto di difesa, peraltro riconosciuto dalla Cedu”. Questione che sarà affrontata il prossimo 25 marzo, quando davanti all’ottava sezione della Corte d’Appello si discuterà della consegna alle autorità belghe di Simeone, alla quale l’avvocato Giaccio fa opposizione. I fatti contestati riguardano episodi “del 2020, si parla di cifre irrisorie, per cui Simeone non ha sempre un ricordo preciso. Peraltro il mandato è in lingua francese”.
“Avanzerò poi una serie di richieste, innanzitutto che sia tradotto in italiano il mandato di arresto europeo, poi voglio anche che la Corte si informi sulle condizioni degli istituti penitenziari in Belgio. L’auspicio è in una decisione favorevole a negare la consegna al Belgio”, ha concluso, precisando: “Al giudice ho voluto dire che non mi lamenterò mai più della giustizia italiana e, sottolineo, che io sono stato sempre un super garantista”.