Aurelio Marchioni, 68enne gestore dell’Hotel del Corso di Sestola, nell’Appennino modenese, ha deciso di togliersi la vita, lanciandosi dal ponte del Leo a Fanano. Un dramma familiare, che lascia sgomenta la comunità che conosceva padre e figlio, e la loro attività commerciale. La tragedia, dopo aver scoperto che il figlio non c’era più. Ma è un lutto, che per l’albergatore – molto noto e stimato in zona – era già avvenuto trent’anni prima, quando aveva perduto una figlioletta di 6 anni.
Aurelio Marchioni (fb)
Aurelio e Fabio Marchioni, sempre assieme
Fabio insieme al padre e alla madre Brunella portavano avanti l’albergo di famiglia: “Un ragazzo d’oro, pieno di vita”, così lo descrivono tutti, anche nei post sui social. Un giovane, che nel pomeriggio di martedì è morto dopo essersi tuffato (o forse, scivolando) in un torrente: ha sbattuto la testa contro la roccia, a causa del livello basso dell’acqua. Il suo corpo, recuperato dalle acque del torrente Dardagna, vicino alle cascate che sono attrazione turistica e naturalistica di montagne al confine tra le Modena e Bologna, e tra l’Emilia e la Toscana. Padre e figlio, gestivano un albergo a Sestola, in provincia di Modena, sempre assieme.

Aurelio Marchioni (fb)
La morte di una figlia piccola, trent’anni prima
Una tragedia, che si è ripetuta e di fronte alla quale probabilmente, Aurelio Marchioni non ha retto: trent’anni prima infatti, aveva già perso una figlia, secondo il quotidiano “Il resto del Carlino”, la bambina morì fulminata dal phon, in bagno ad appena 6 anni.
Aurelio era stato rappresentante degli albergatori
Marchioni era molto conosciuto: aveva rappresentato gli albergatori e per tanti anni era stato anche presidente del Consorzio Albergatori di Sestola e dell’associazione Sestola Ok.

fabio magnani sindaco sestola (FB)
Il lutto della comunità
Il Comune di Sestola, in segno di lutto, ha rinviato alcuni eventi programmati nel weekend. “Ci stringiamo al dolore della famiglia e dei cari, certi della comprensione di tutti — il commento addolorato del sindaco Fabio Magnani — siamo una comunità colpita e ferita da questi due lutti che sconvolgono due generazioni”.