Sono circa 13,35 milioni gli studenti cinesi alle prese con il “Gaokao”, il temutissimo esame i cui risultati determinano l’accesso alle università più prestigiose del Paese, spesso influenzando in modo decisivo il futuro lavorativo e sociale degli studenti. Per molti, è l’unica possibilità di mobilità sociale. Il giorno dell’esame, la Cina si ferma: le strade intorno ai centri d’esame vengono chiuse al traffico, i lavori edili vengono sospesi, e perfino le forze dell’ordine si mobilitano per garantire il silenzio e la puntualità. Le famiglie attendono fuori dalle scuole pregando, mentre gli studenti affrontano ore di prove che spaziano dal cinese alla matematica, dall’inglese alla storia, spesso in condizioni psicologiche estreme.
Secondo Xinhua, quest’anno le autorità hanno intensificato i controlli contro ogni forma d’imbroglio. In diverse province, come Jiangxi e Hubei, sono tanti installati sistemi di sorveglianza basati su intelligenza artificiale, capaci d’identificare in tempo reale comportamenti sospetti. “Sussurrare, sbirciare le risposte o attendere troppo nel rispondere” sono tutti atteggiamenti considerati irregolari, riferisce il Global Times.
Nel frattempo, il 2025 segna anche un’estensione delle riforme del ‘gaokao’, iniziate nel 2014: otto nuove regioni hanno adottato un sistema che prevede tre materie standardizzate (cinese, matematica e lingua straniera), un esame obbligatorio tra fisica e storia, e due materie a scelta tra chimica, geografia, politica e biologia.
Il tema della prova di cinese, argomento sempre di grande interesse a livello nazionale, ha messo al centro quest’anno valori come la memoria storica, la dedizione personale e la vita quotidiana, si legge su Xinhua. Tra i testi proposti figuravano materiali sulla guerra di resistenza contro il Giappone e temi sull’inseguimento dei propri sogni. “Le prove di quest’anno valorizzano l’espressione autentica e l’approfondimento personale”, ha spiegato un portavoce del Ministero dell’Istruzione.
L’esame è da giorni l’argomento più popolare sui social cinesi, a partire da Weibo. Numerosi video forniscono consigli su come affrontare al meglio la prova. “Non riesco a dormire prima del Gaokao” era fra i trend topic alla vigilia.
Il tasso di ammissione all’università dei candidati al Gaokao negli ultimi anni è salito dall’80% al 90%. Ma molti studenti scelgono di ripetere l’esame l’anno successivo, perché il voto ottenuto è troppo basso per accedere all’ateneo voluto.
Il numero di iscritti al ‘gaokao’ è leggermente calato per la prima volta in dieci anni, con 70.000 candidati in meno rispetto al 2024. Una tendenza legata sia alla riduzione della popolazione giovane, sia alla crescente attrattiva degli studi all’estero. Tuttavia, le tensioni geopolitiche hanno complicato questo scenario: gli Stati Uniti hanno ridotto i visti per gli studenti cinesi legati al Partito Comunista, mentre la presenza di studenti cinesi ad Harvard è finita nel mirino dell’amministrazione Trump, nonostante le rassicurazioni del tycoon arrivate dopo il colloquio telefonico con Xi Jinping.
A fronte di ciò – scrive Nhk – sono sempre di più i giovani che si stanno spostando nei Paesi vicini, su tutti il Giappone, che ha visto crescere il numero di studenti cinesi, superando i 123.000 nel 2024-2025.