Oggi i collettivi antifascisti da una parte e CasaPound e Patrioti dall’altra, si sono fronteggiati a distanza in via Indipendenza a Bologna. In mezzo il cantiere del tram e le forze dell’ordine con due cordoni di polizia in tenuta antisommossa. CasaPound e Patrioti hanno manifestato in piazza XX Settembre, mentre il corteo dei collettivi antifascisti di Bologna è partito da piazza del Nettuno per poi tornarvici dopo aver sfilato per le cvie della città passando sotto le finestre del Comune.
I momenti di tensione si sono registrati nei giardini della Montagnola, quando gli antagonisti hanno cercato di raggiungere la zona dov’era la manifestazione di estrema destra. La polizia, in tenuta antisommossa, ha bloccato il corteo: c’è stato un contatto con manganellate e spintoni, lancio di fumogeni e petardi.
La situazione è degenerata quando un gruppo di manifestanti, con il volto coperto, si è diretto verso la scalinata. Qui si è verificato il contatto con la polizia, schierata per impedire l’accesso alla piazza. Durante gli scontri sono stati lanciati fumogeni e petardi. Al di sotto della scalinata, in piazza XX Settembre, il presidio di Casapound era separato dal corteo da un massiccio cordone di polizia e dalla presenza di un cantiere. A fine giornata risultano alcuni feriti tra le file dei manifestanti e tre agenti feriti tra le forze dell’ordine.
La Questura di Bologna ha poi diramato una nota in cui si dice che in due occasioni, durante il corteo di oggi a Bologna, anarchici armati e a volto coperto hanno tentato di aggredire gli agenti, tre dei quali sono peraltro rimasti feriti negli scontri. Nella nota si legge poi che “il gruppo riconducibile all’area anarchica, circa 200 persone, da piazza dell’Unità ha iniziato un corteo lungo diverse strade del centro cittadino, trovando due volte il blocco dei Reparti della Polizia di Stato. In tali fasi numerosi manifestanti, travisati e armati, hanno tentato di aggredire gli agenti”.