La minaccia dei dazi e le tensioni geopolitiche rallentano la crescita dell’economia europea: la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le previsioni sul Pil per Ue, Eurozona e Italia. Nelle stime di primavera, il nostro Paese è visto crescere appena dello 0,7% quest’anno, come nel 2024, e sotto quell’1% previsto appena a novembre, un’era fa, visto che era prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca e di annunci come i “dazi reciproci”, per ora sospesi.
L’Italia, secondo Palazzo Berlaymont, salirà poi allo 0,9% nel 2026. Si ridurrà gradualmente il deficit (dal 3,4% del Pil nel 2024 al 2,9% nel 2026), ma il debito salirà ancora per effetto del superbonus portandosi dal 135,3% dello scorso anno al 138,2% del Pil nel 2026. Il contesto globale pesa però sull’Europa intera. Bruxelles prevede una crescita dello 0,9% per l’Eurozona quest’anno (era +1,3% nelle stime di novembre) e dell’1,4% nel 2026.
Per l’Ue a 27 le stime sul Pil si fermano invece all’1,1% quest’anno e all’1,5% il prossimo. “I rischi sono orientati al ribasso” ha detto il Commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis.