La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è fermata a parlare coi giornalisti sulla banchina del porto islamico di Gedda, appena atterrata in Arabia Saudita, Giorgia Meloni. La prima domanda ha riguardato il caso della ministra del Turismo Daniela Santanchè rinviata a giudizio per falso in bilancio. Il rinvio a giudizio “non giustifica le dimissioni. Non esiste nessun braccio di ferro. La incontrerò per parlarle – ha detto la premier – “Negli ultimi giorni ho sentito ricostruzioni infondate ma mi rendo conto che anche il mio silenzio possa averle alimentate. Non c’è alcun braccio di ferro, preoccupazione o imbarazzo che mi porterebbe a saltare addirittura le sedute del Consiglio dei ministri, o spostare la data della mia visita in Arabia saudita per non incontrare il ministro Santanchè. Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia esso stesso motivo di dimissione – ripete – Penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente. La valutazione che semmai va fatta è quanto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro e che anzi forse deve fare soprattutto lei ed è quello su cui io attualmente non ho le idee chiare”. E ancora. “Penso che la incontrerò, in questi giorni non sono riuscita, le mie giornate non sono state serenissime. Non era una mia priorità rispetto alle cose delle quali mi sto occupando, la situazione è abbastanza fluida ma sicuramente parlerò con Daniela”.
Ai cronisti ha risposto anche alle domande sul caso Almasri e sulle proteste dei magistrati durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario a Napoli, Milano e Bologna.