E’ delusione il sentimento che serpeggia oggi alla COP29 di Baku per il mancato segnale venuto dal G20 di Rio de Janeiro, dopo l’appello lanciato ieri dal presidente della conferenza di Baku, il ministro per l’ecologia azero Mukhtar Babayev.
Si sperava in una dichiarazione politica che impegnasse le grandi potenze economiche ad un aumento degli aiuti ai paesi invia di sviluppo contro gli effetti del cambiamento climatico. Dal summit invece è uscita solo una dichiarazione generica sulla “necessità di catalizzare e incrementare gli investimenti da tutte le fonti e i canali per colmare il divario di finanziamento delle transizioni energetiche a livello globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.
E i capi di Stato e di governo riaffermano “che questi ultimi devono essere sostenuti nella loro transizione verso basse emissioni di carbonio”, con l’impegno a “facilitare i finanziamenti a basso costo per loro”. Nessun impegno concreto dunque ad aumentare i fondi per gli aiuti, da 100 miliardi a 1000 miliardi di dollari, come chiedono i paesi vulnerabili a Baku. Il dossier più importante della conferenza, quello appunto sul fondo per aiutare i paesi vulnerabili al riscaldamento globale, non ha ricevuto dal G20 l’input necessario per sbloccare un negoziato arenato da giorni.
Vertice COP29 delle Nazioni Unite sul clima, martedì 19 novembre 2024, a Baku, in Azerbaigianvertice COP29 delle Nazioni Unite sul clima, martedì 19 novembre 2024, a Baku, in Azerbaigian (Ap)
Oggi alla Cop29 è la giornata dedicata a cibo, agricoltura ed acqua. Alla conferenza, che si chiuderà venerdì 22, sono arrivati i ministri dell’Ambiente e dell’Energia che oggi interveranno nel negoziato, portato avanti finora dagli sherpa. Sulla finanza climatica le posizioni sono ancora lontane: il presidente della Cop29, l’azero Mukhtar Babayev, ieri si era detto preoccupato. Progressi sono stati fatti invece sul meccanismo di mercato internazionale del carbonio (come l’Emission Trading System, il sistema di mercato delle emissioni di CO2 in Europa), previsto dall’articolo 6 dell’Accordo di Parigi.
Il ministro Pichetto Fratin, oltre a prendere parte al negoziato, parteciperà oggi a diversi eventi. Due di questi eventi si tengono al Padiglione Italia: il primo in mattinata organizzato dalla Leonardo SpA. sul sostegno tecnologico alla transizione (ore 9.30 locali). a margine di questo evento il ministro ha dichiarato: “L’Europa si presenta senza la nuova commissione e con un vertice non ancora definito. Qualche difficoltà bisogna rendersi conto che c’è”.
L’altro evento al Padiglione Italia al quale partecipa oggi il ministro nel pomeriggio ha al centro la decarbonizzazione del trasporto aereo ed è organizzato da Fondazione Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo (PACTA). La partecipazione del ministro Pichetto è prevista anche nella sessione sulla sicurezza ambientale in Ucraina e all’evento di lancio del Giubileo dell’ambiente.