“I cori fascisti di Parma si commentano da soli, sono qualcosa che nulla ha a che fare con Fratelli d’Italia. Quelle persone vanno prese a calci e mandate via”. Lo dice, a Napoli a margine di un appuntamento elettorale Guido Crosetto, ministro della Difesa, esponente di FdI, commentando i cori fascisti nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù nazionale.
La vicenda
Un gruppo di giovani, associati alla sede di Fratelli d’Italia (FdI) di Parma, ha intonato cori fascisti inneggianti al Duce, tra cui la canzone “Me ne frego”, durante l’anniversario della marcia su Roma. L’episodio è stato ripreso in un video che è diventato virale e ha scatenato una forte reazione politica.
Le reazioni
Il Partito Democratico (PD) ha chiesto con forza alla premier Giorgia Meloni di condannare in modo netto i cori fascisti, sottolineando che tali episodi offendono la storia e i valori della Resistenza e della Costituzione nata dalla lotta contro il nazifascismo. Chiara Gribaudo, vicepresidente del PD, ha definito la scena indegna e ha chiesto a Meloni di prendere una posizione chiara senza minimizzare o ignorare l’accaduto. I capigruppo Pd alla Camera e al Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, hanno ribadito la richiesta di condanna pubblica da parte della premier ed hanno sottolineato l’importanza di ricordare ai giovani del partito i valori antifascisti su cui si fonda la democrazia italiana.
Fratelli d’Italia ha reagito commissariando la sezione giovanile di Parma (Gioventù Nazionale) per motivi di incompatibilità politica e ha invitato a condannare chi si veste da “Br” (Brigate Rosse), rivendicando una distanza dall’estremismo fascista.
La città di Padova e le associazioni antifasciste locali hanno organizzato un presidio di protesta davanti alla sede di FdI a Parma, denunciando la gravità dell’accaduto.
