Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso l’avvio – nella sala Belvedere della Consulta – la riunione straordinaria della Corte Costituzionale con la relazione del presidente Giovanni Amoroso sull’ultimo anno di attività dei giudici costituzionali. Amoroso ha ricordato in apertura che viviamo tempi complessi e difficili e che c’è una guerra in corso nel cuore dell’Europa, in questo scenario ha sottolineato l’importanza della ‘bussola’ della Costituzione. Tra i presenti, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, il guardasigilli Carlo Nordio.
Viviamo “oggi in tempi difficili” con “nuove preoccupazioni che affollano i nostri pensieri, anche a causa di una guerra in terra d’Europa”. “Il futuro è divenuto incerto e nello scenario globale vari parametri sembrano in rapido e imprevedibile mutamento. Ma lo stato di diritto costituisce ancora saldo ancoraggio del vivere insieme come consorzio civile con comunanza di valori e principi fondamentali, i quali danno corpo al patto fondativo della società. Ne è componente essenziale il controllo di costituzionalità”, ha detto Amoroso, nel corso della Riunione straordinaria della Consulta leggendo la Relazione annuale sull’attività e sugli indirizzi giurisprudenziali della Corte nel 2024, aggiungendo che il controllo di costituzionalità sulle leggi “rappresenta ormai una connotazione essenziale dello Stato di diritto e della democrazia rappresentativa”.
“Le legislazioni dei Paesi Ue siano unite nella diversità”
“Il legislatore nazionale si muove quasi sempre in un contesto europeo segnato dall’appartenenza all’Unione europea, che ha garantito un prolungato periodo di pace e di sviluppo economico. Gli ordinamenti giuridici dei 27paesi che la compongono tendono al riavvicinamento e poi all’armonizzazione per affrontare, “uniti nella diversità”, le sfide del nuovo secolo (l’ambiente, l’energia, l’acqua, il welfare), gli sviluppi tecnologici (a partire dalle enormipotenzialità dell’intelligenza artificiale) e le crisi del tempo corrente (la guerra al di là dei confini dell’Unione, la pressione migratoria dall’esterno)” ha sottolineato il presidente della Corte nella sua relazione.
Amoroso, ha poi spiegato che “l’interesse delle future generazioni -espressamente iscritto in Costituzione dal 2022 – richiede di essere lungimiranti. In ciò un ruolo importante gioca il dialogo tra le Corti nell’Unione – la Corte di giustizia UE e le Corti costituzionali (o supreme) nazionali – con la necessaria flessibilità richiesta dal rispetto delle identità nazionali nel contesto delle tradizioni costituzionali comuni”.
“Consulta garante di equilibrio tra poteri”
“Il principio dello Stato di diritto inverato nella Costituzione segna un condiviso equilibrio tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario, secondo la logica della divisione dei poteri. Garante di questo equilibrio è la Corte costituzionale che è il giudice dei conflitti tra poteri dello Stato”, afferma il presidente della Corte costituzionale. “Con il procedimento di revisione costituzionale – aggiunge – è possibile una riforma che apporti degli aggiustamenti di questo equilibrio, nel rispetto dello Stato di diritto e del complessivo impianto di democrazia rappresentativa che connota, nel suo nucleo essenziale, il nostro ordinamento giuridico”.