Il questore: “Tre agenti rimasti feriti, attacco vile”
Tre agenti sono rimasti feriti nel corso degli scontri con anarchici e antagonisti che volevano impedire il corteodegli estremisti di destra di Casapound e Rete dei patrioti. Lo ha spiegato il questore Antonio Sbordone in una nota in cui la questura fa il punto sulle tre manifestazioni di oggi nel capoluogo emiliano. Un’aggressione “particolarmente vile, vista la sproporzione numerica dei facinorosi rispetto agli agenti, che hanno subito il lancio di bottiglie, mazze e bombe carta”, sottolinea Bordone, che ha espresso vicinanza agli agenti contusi. Secondo la questura, il corteo degli antifascisti era composto da 1.200 persone, quello degli anarchici da 200, mentre i poliziotti schierati erano in tutto 300.
Anarchici ancora controllati dalla polizia. Sciolto il presidio di Casapound
Un gruppo di circa 200 anarchici rimane bloccato dalla polizia in tenuta antisommossa a Bologna, in via Irnerio, all’altezza di Piazza VIII agosto, non lontano dai giardini della Montagnola. “Contro fascismo e repressione” recita lo striscione che apre il corteo, composto soprattutto da giovani e giovanissimi. I manifestanti hanno espresso anche la loro solidarietà nei confronti della “comunità islamica di Bologna” e protestato contro il conflitto in Medio Oriente.
Intanto si è sciolto il corteo di Casapound, che non è riuscito a raggiungere Piazza XX settembre perché è stato bloccato dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. “Ci sono stati attimi di tensione, perché non siamo riusciti ad arrivare nella piazza che avremmo dovuto raggiungere”, ha detto il portavoce di CasaPound Luca Marsella.
Feriti lievi tra gli antagonisti
Tra i partecipanti del corteo dei collettivi antifascisti a Bologna si sono registrati alcuni feriti lievi. I giovani sono stati colpiti durante gli scontri con la polizia in tenuta antisommossa sulle scalinate del Pincio. Uno di loro aveva un vistoso taglio sulla fronte, medicato con alcuni cerotti.
Anche 200 anarchici contro gli estremisti di destra
Oltre al corteo di antagonisti partito da piazza Nettuno, di circa mille persone e che è arrivato allo scontro con la polizia sulla scalinata del Pincio, c’è un secondo fronte della protesta a Bologna contro la manifestazione degli estremisti di destra di Casa Pound Rete dei Patrioti. Circa 200 anarchici da piazza dell’Unità, spiega la Questura, hanno iniziato un corteo non preavvisato arrivando sul ponte Matteotti dove hanno trovato il blocco creato dai reparti inquadrati della Polizia di Stato “la cui posizione era necessaria per impedire un eventuale contatto con i manifestanti della Rete dei Patrioti radunati in piazza XX settembre”.
In tale frangente non ci sono stati scontri e i manifestanti sono tornati indietro. Sulla manifestazione dei collettivi, la più numerosa, la Questura ha ricostruito come il corteo, “anche questo non preavvisato, giunto all’altezza del parco della Montagnola, ha improvvisamente fatto accesso all’interno del Parco stesso al fine di aggirare i blocchi della Polizia di Stato. Giunti nei pressi della scalinata del Pincio il corteo ha forzato il blocco, andando a contatto con una squadra del Reparto mobile composta da 10 uomini, che sono stati aggrediti e costretti a defilarsi. A quel punto parte dei manifestanti ha lanciato alcuni fumogeni dall’alto della scalinata verso via indipendenza. Dopo circa 10 minuti i manifestanti sono tornati all’interno del parco della Montagnola”.
Il corteo dei collettivi ritorna in piazza del Nettuno
Il corteo dei collettivi antifascisti di Bologna è tornato in piazza del Nettuno, da dov’era partito poco dopo le 14.30. I manifestanti sono arrivati fin sotto le finestre del Comune. Gli unici momenti di tensione si sono registrati nei giardini della Montagnola, quando gli antagonisti hanno cercato di raggiungere la zona dov’era la manifestazione di estrema destra. La polizia, in tenuta antisommossa, ha bloccato il corteo c’è stato un contatto con manganellate e spintoni, lancio di fumogeni e petardi. I manifestanti di CasaPound, invece, non sono riusciti ad arrivare in piazza XX Settembre, dove c’era un gruppo di cittadini antifascisti che cantava ‘Bella Ciao’. “Oggi abbiamo sconfitto i fascisti – dicono i manifestanti al microfono – e li abbiamo obbligati ad andare via. A Bologna per i fascisti non c’è posto”.
I due cortei si fronteggiano a distanza
I collettivi antifascisti e Casapound si stanno fronteggiando a distanza in via Indipendenza a Bologna, da una parte il corteo antifascista, sulle scalinate del Pincio pronto eventualmente a scendere in via Indipendenza. Dall’altra parte in via Boldrini invece c’è il corteo di Casapound, con bandiere tricolori e del movimento politico di estrema destra. I due cortei sono divisi dal cantiere del tram di via Indipendenza e da due cordoni di polizia in tenuta antisommossa.
Anche il ponte vicino alla stazione ferroviaria è bloccato da un cordone di Polizia. Su tutta la zona sta sorvolando un elicottero. Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia che ha cercato di bloccare la discesa del collettivi antifascisti dalle scalinate del Pincio, la situazione è tornata ad una relativa calma, con i collettivi che stanno cercando di procedere verso l’autostazione.
Scontri al Pincio tra polizia e antifascisti
Scontri tra i manifestanti del corteo antifascista a Bologna e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio. Il gruppo aveva raggiunto rapidamente via Indipendenza, percorrendo via Irnerio, per raggiungere la zona vicina dove si trova il gruppo di Casapound. Ad un certo punto in tanti dal corteo antagonista si sono diretti con il volto coperto verso il parco della Montagnola fin sulla scalinata dove c’è stato il contatto con le forze dell’ordine. C’è stato lancio di fumogeni e petardi. Sotto la scalinata si trova l’altro gruppo, diviso da un cordone di polizia in piazza XX settembre e un cantiere.
Petardi dalle finestre contro Casa Pound
Lanci di petardi e liquidi dalle finestre dei palazzi del centro di Bologna hanno accolto il passaggio del corteo dei patrioti e di CasaPound che questo pomeriggio è partito da via Gramsci diretto verso piazza XX Settembre. Alla manifestazione, molto contestata a Bologna, partecipano alcune centinaia di persone. Nel frattempo la manifestazione organizzata da collettivi studenteschi, antagonisti e centri sociali per chiedere che “i fascisti vadano via da Bologna” sta sfilando per il centro della citta. Partita da piazza del Nettuno, la manifestazione a cui partecipa un migliaio di persone, ha raggiunto via Irnerio dopo aver percorso strada Maggiore, piazza Aldrovandi, via Petroni e via Zamboni. “Contro il fascismo di strada e di governo”, si legge su uno striscione.
Aggredito un passante
Un uomo, un passante che stava camminando sotto il portico con la sua fidanzata, è stato accerchiato e malmenato da alcuni partecipanti al corteo antifascista, partito da piazza del Nettuno a Bologna. Pochi minuti dopo la partenza il gruppo ha incrociato il passante con un vistoso tatuaggio, su Strada Maggiore. C’è stata una lite, pare siano volati insulti e una quindicina di attivisti lo hanno raggiunto e picchiato. L’uomo si è allontanato, sanguinante. La manifestazione è contro il presidio della Rete dei patrioti, in zona stazione.