Le azioni asiatiche sono crollate in apertura dopo il crollo di venerdì a Wall Street seguito agli aumenti dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la reazione di Pechino. Anche i futures statunitensi hanno segnalato un calo: lo S&P 500 ha perso il 2,5% mentre quello per il Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,1%. Il future per il Nasdaq ha perso il 3,1%.
Gli indici in Asia in apertura
L’indice Nikkei 225 di Tokyo ha perso quasi l’8% poco dopo l’apertura del mercato. A mezzogiorno, era in calo del 6% a 31.758,28. Sospese brevemente le negoziazioni dei futures Topix dopo un precedente forte calo dei futures statunitensi.
Borse (Getty)
07/04/2025
I mercati cinesi
L’Hang Seng di Hong Kong è sceso del 9,4% a 20.703,30, mentre l’indice Shanghai Composite ha perso il 6,2% a 3.134,98. Il Kospi della Corea del Sud ha perso il 4,1% a 2.363,82, mentre l’S&P/ASX 200 australiano ha perso il 3,8% a 7.377,70, riprendendosi da una perdita di oltre il 6%.
Dati sul petrolio
La quotazione del petrolio ha avuto un calo con il greggio di riferimento statunitense in calo del 4%, o $ 2,50, a $ 59,49 al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha ceduto $ 2,25 a $ 63,33 al barile.

La sede della Borsa di New York, un monitor mostra indici economici (ApPhoto)
07/04/2025
Nel trading di valute, il dollaro statunitense è sceso a 146,70 yen giapponesi da 146,94 yen. Lo yen è spesso visto come un rifugio sicuro in tempi di turbolenza. L’euro è scivolato a $ 1,0926 da $ 1,0962.

Mercati borsa cinese, foto di repertorio (gettyimages)
07/04/2025
Venerdì, la peggiore crisi di Wall Street dai tempi del COVID ha avuto un’accelerazione. Lo S&P 500 è crollato del 6% e il Dow è crollato del 5,5%. Il Nasdaq Composite è sceso del 5,8%. Gli osservatori del mercato prevedono che gli investitori affronteranno oscillazioni più selvagge nei giorni e nelle settimane a venire, con una risoluzione a breve termine della guerra commerciale che sembra al momento almeno improbabile.
Finora ci sono stati pochi, se non nessuno, vincitori nei mercati finanziari dalla guerra commerciale e la risposta della Cina ai dazi statunitensi ha causato un’immediata accelerazione delle perdite nei mercati mondiali. Il Ministero del Commercio di Pechino ha affermato che avrebbe risposto ai dazi del 34% imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dalla Cina con i propri dazi del 34% sulle importazioni di tutti i prodotti statunitensi a partire dal 10 aprile, tra le altre misure. Gli Stati Uniti e la Cina sono le due maggiori economie del mondo.
Gli occhi puntati sullo Standard & Poor’s 500 americano
Una grande paura è che la guerra commerciale possa causare una recessione globale. Se ciò accadesse, i prezzi delle azioni potrebbero dover scendere ancora di più di quanto non abbiano già fatto.
L’S&P 500 è sceso del 17,4% rispetto al record stabilito lo scorso febbraio.