“Operazione verità” del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: entro settembre sarà operativa, sul sito istituzionale del ministero un’applicazione a servizio degli enti locali, che avranno due mesi di tempo per inserire tutti i dati degli autovelox. Gli enti locali dovranno indicare per ciascun dispositivo la conformità, la marca e il modello, evitando così il rischio sollevato dal Codacons che dal prossimo 18 ottobre tutti gli autovelox installati lungo le strade italiane possano essere spenti.” Per il dicastero del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, si tratta di una straordinaria operazione verità, anche alla luce della totale mancanza di mappature precise degli autovelox”, ha affermato il Mit in una nota. L’obiettivo del ministro è “garantire esclusivamente l’efficacia dei dispositivi che aumentano la sicurezza stradale. Non saranno tollerati i dispositivi fuori norma, o utili più a fare cassa che a prevenire comportamenti scorretti alla guida”. Il Codacons ha lanciato l’allarme richiamando quanto previsto dal Decreto Infrastrutture (legge n. 105/2025). L’associazione dei consumatori ha evidenziato “una situazione paradossale venutasi a determinare a causa di ritardi, leggi macchinose e inutili complicazioni burocratiche”. Il decreto “stabilisce l’obbligo in capo a Comuni, Province e Regioni, di censire e comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutti i dispositivi autovelox presenti sui rispettivi territori, per la pubblicazione nell’apposita sezione del portale telematico istituzionale dello stesso ministero”, ha spiegato il Codacons. Una comunicazione che, secondo il decreto, “è condizione necessaria ai fini del legittimo utilizzo delle apparecchiature”: in altre parole, “i comuni che non forniranno i dati non potranno più utilizzare gli autovelox sul proprio territorio”.Il Codacons sottolinea però che “gli enti locali, pur volendo” a oggi non possono “adempiere a tale obbligo: manca infatti il decreto attuativo del Mit che fornisce loro il modulo digitale indispensabile per comunicare i dati richiesti, modulo da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Infrastrutture”. L’associazione ha aggiunto che il Mit ha tempo fino al 19 agosto per varare il decreto attuativo, “essendo la legge entrata in vigore lo scorso 20 luglio. A partire dalla pubblicazione del modulo digitale, gli enti locali avranno poi 60 giorni di tempo per comunicare al Mit i dati sugli autovelox, e chi non lo farà non potrà più utilizzare gli apparecchi di rilevamento della velocità”.
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