Avrebbe lottato per circa un’ora per cercare di liberarsi dal suo aggressore la 18enne violentata nella notte tra sabato e domenica scorsi vicino alla stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, in provincia di Milano. E’quanto è emerso da una prima ricostruzione della Procura di Lodi. La ragazza ha riportato diversi lividi su varie parti del corpo.
La procura: ricostruzione credibile
La Procura ritiene credibile la ricostruzione dell’aggressione fornita dalla 18enne.
La ragazza si stava recando alla stazione a prendere il treno per tornare a casa quando è stata trascinata tra gli alberi poco distante e stuprata da un uomo che i carabinieri di San Donato e del Nucleo investigativo di Milano stanno cercando anche sulla base delle indicazioni che la ragazza, nonostante lo choc e i lividi sul corpo, ha riferito agli investigatori.
Diverse sono le piste seguite dagli investigatori. In passato più volte la zona era una base per lo spaccio e anche in quell’ambiente sono in corso accertamenti.
La sindaca: zona stazione è videosorvegliata, il paese non ha emergenze legate alla criminalità
“Quanto è accaduto a quella povera ragazza è gravissimo, ma quotidianamente non abbiamo situazioni a rischio, il paese non ha emergenze legate alla criminalità e non abbiamo segnalazioni di fatti analoghi pregressi”.
A dirlo è Arianna Tronconi, la sindaca di San Zenone al Lambro.
“La zona della stazione, dei sottopassi e dei due parcheggi adiacenti poi – precisa la sindaca – è completamente videosorvegliata e illuminata; però, ovvio, via del Bissone, che dalla Provinciale porta ai treni è una stradina di campagna, a quell’ora buia”.
In passato a San Zenone al Lambro ci sono stati problemi di spaccio e sbandati quando è stato smantellato parte del cosiddetto ‘boschetto di Rogoredo’, ma sono fatti avvenuti nel 2020. “Sul territorio ci sono anche due comunità, una che si occupa del recupero di tossicodipendenti e una che fornisce alloggio a migranti e clochard, ma non hanno mai creato problemi- conclude Tronconi – . Di solito quando girano si dirigono a Milano non in paese”.