“Trentacinque anni fa, dopo ventuno di battaglie parlamentari, veniva finalmente regolata la professione psicologica. Una comunità professionale che è cresciuta in quantità, con oltre 130 mila componenti, ma anche in fiducia verso la popolazione, con il +62 di richieste nel privato negli ultimi anni, e in immagine sociale. Una comunità che però oggi denuncia una situazione di non risposta e di pericolosa sottovalutazione rispetto ai bisogni psicologici della popolazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) David Lazzari, in apertura del convegno “35 anni dalla legge della professione psicologica” al Tempio di Adriano a Roma.
5milioni gli italiani non si rivolgono allo psicologo per motivi economici
“Un adulto su tre e due giovani su cinque vivono situazioni di disagio, ma in Italia mancano psicologi nella scuola, nelle cure primarie, nei servizi delle ASL e negli ospedali. Sono cinque milioni gli italiani che non accedono all’aiuto psicologico perché non possono pagare di tasca propria. Sette giovani su 10 non ricevono l’aiuto psicologico di cui avrebbero bisogno, con pesanti ricadute sul presente e sul futuro”, ha aggiunto il presidente del Cnop, secondo cui “la mancanza di una rete psicologica pubblica impedisce la prevenzione, l’intercettazione precoce dei problemi e la promozione della resilienza, con il risultato dell’aggravarsi delle situazioni, con costi umani, sanitari e sociali molto pesanti. Sono anni che si parla di psicologo nella scuola e di psicologo di base ma i fatti tardano a seguire le tante promesse. L’uso solo privatistico della psicologia – ha evidenziato – ne fa un bene riservato a chi può permetterselo e questa è una visione miope e classista che non può essere condivisa”.
I benefici di un adeguato supporto psicologico
“Chi vede la psicologia come un costo dovrebbe documentarsi sui rapporti costi-benefici che producono gli interventi psicologici” ha proseguito Lazzari, aggiungendo che “i dati del bonus psicologico, rivelati dal Progetto PsyCare che abbiamo realizzato con il Cnop, parlano chiaro: di fronte a 25 milioni stanziati per il primo bonus sono stati prodotti risparmi per 312 milioni in un anno solo nel campo del lavoro. La professione psicologica – ha concluso – è una realtà viva e centrale negli interessi del Paese ed intende battersi perché i bisogni psicologici siano riconosciuti ed abbiano dignità in tutti i campi della vita umana”.
Sempre più italiani convinti dell’importanza dello psicologo
La recente pandemia e le crisi in atto, dall’emergenza climatica alla guerra, hanno aumentato i livelli di malessere e disagio ma hanno anche cambiato l’atteggiamento delle persone verso queste problematiche, diffondendo la consapevolezza dell’importanza di aiutarsi e farsi aiutare. “La nostra è una comunità professionale che è cresciuta in quantità, con oltre 130 mila componenti, ma anche in fiducia verso la popolazione, con il +62% di richieste nel privato negli ultimi anni, e in immagine sociale”, spiega il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi.
Per 9 italiani su 10 il supporto psicologico influenza la qualità della vita
Secondo i dati diffusi dall’Istituto Piepoli, il rapporto delle persone con i problemi psicologici è cambiato: il 70% degli italiani ne è sempre più consapevole e per 9 italiani su 10 il supporto psicologico influenza anche la qualità della vita. Si rivolgono ad un professionista il 52% delle femmine (contro il 48% dei maschi), principalmente i residenti al Nord (45%) e di età superiore ai 54 anni (39%). Per il 56% del campione, l’assistenza psicologica è un diritto pubblico e quindi dovrebbe essere accessibile a tutti (servizio gratuito). L’81% degli intervistati, ritiene inoltre importante l’attivazione dello psicologo di base, che dovrebbe affiancare il pediatra e il medico di famiglia. Tale figura è auspicata soprattutto nelle scuole dal 53% del campione per intercettare precocemente le situazioni di disagio degli studenti. Il 74% degli intervistati ritiene infine che bisognerebbe assicurare l’assistenza o cure psicologiche come cure mediche.
Tajani: “Aderisco alla petizione per lo psicologo di base. Incrementare gli psicologi militari”
“Oggi ho aderito alle petizione per lo psicologo di base. Sono convinto dell’importanza della medicina di prossimità” ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, partecipando al convegno organizzato dal consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi. “Abbiamo presentato molte proposte di legge per la psicologia“, ha ricordato Tajani. “Se il tirocinio del medico viene retribuito, allora anche quello dello psicologo deve esserlo”, ha sottolineato.
“Penso a incrementare il numero “degli psicologi militari “dove possano essere utili, soprattutto nelle aree più complicate. Dove ci sono situazioni particolarmente complesse e la presenza dello psicologo può essere utile anche per superare momenti difficili. C’è già una presenza nelle forze armate ma forse servirebbero numeri maggiori degli psicologi anche lì”.