“Irregolarità sistematiche e gravi violazioni, sia tecniche che gestionali” dell’impianto, scrivono nella loro relazione i periti nominati dalla procura di Sondrio per fare luce sulla morte di Ghizlane Moutahir, 41 anni, marocchina che viveva a Sondrio, precipitata nel vuoto sotto gli occhi dei familiari mentre stava usando una zip line, ora sotto sequestro, in Valtellina.
Sin dalle prime ore dopo la tragedia, erano emersi i dubbi sull’imbragatura e, secondo i consulenti della procura, ci sono state carenze in termini di sicurezza anche per quanto riguarda le attrezzature. Per questo sono indagati Matteo Sanguineti, amministratore delegato della società responsabile, la Fly Emotion, il direttore dello stabilimento e tre dipendenti: due addetti all’imbracatura, e il terzo che ha dato l’ok alla partenza dopo l’ultimo controllo di sicurezza.
Era il 5 maggio dell’anno scorso quando Ghizlane, in Valtellina insieme alla famiglia, aveva deciso di sorvolare con la zipline la valle di Albaredoer, in compagnia di due nipoti ventenni, che sono state le prime e mettere i piedi a terra a fine “volo”. Le ragazze stavano aspettando la zia, filmandola col cellulare, quando, a circa 30 metri dalla fine del cavo, l’hanno vista precipitare, per circa una ventina di metri, ed atterrare nel bosco sottostante.
Il corpo della donna è stato recuperato dal Soccorso alpino della Guardia di finanza insieme ai Vigili del fuoco, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 41enne.
Dalle testimonianze e dai video girati dalle nipoti, è emerso che Ghizlane si era aggrappata all’imbracatura nel tentativo disperato di non precipitare e poi l’autopsia ha escluso un malore durante il volo.
L’impianto in questione è aperto da quasi 15 anni e frequentato da migliaia di persone ogni anno, ma sembrerebbe che l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, firmata anni fa dal comune di Albaredo San Marco, sarebbe stata concessa senza la verifica preventiva della Commissione provinciale di vigilanza del pubblico spettacolo, richiesta per legge.
Le zipline, o carrucole aeree, sono un’attrazione sempre più popolare e offrono un’esperienza emozionante e panorami mozzafiato, permettendo di “volare” (Imbracati e appesi lungo cavi d’acciaio) tra le cime degli alberi, sopra paesaggi spettacolari.
Il meccanismo è semplice: una corda di acciaio è tesa tra due punti posti ad altezza differente e, su questa, si può appendere e far scorrere un persona tramite carrucole e con l’uso di imbrachi. La forza motrice è la gravità, che spinge il peso dal punto più alto a quello più basso, consentendogli gli raggiungere anche alte velocità.