Arrivano, segnate dalle preoccupazioni da parte delle Regioni sui fondi a disposizione, le prime misure del Governo contro le liste di attesa nella sanità. Ad annunciarle, confermando le indiscrezioni delle scorse settimane, è il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ospite di Vespa a ‘Cinque minuti’ ha detto che “alcune misure saranno subito operative dopo il consiglio dei Ministri di domani”.
Si parte dall’aumento del tetto di spesa per l’assunzione del personale sanitario, che passerà dal 10 al 15%. “Altre, spero, dal primo gennaio 2025, quando vorremmo abolire il tetto”. Prevista anche una riduzione dell’imposta fiscale per gli straordinari del lavoro medico dal 43 al 15%.
Il ministro ha annunciato poi “un’agenda pubblica di prenotazione con le disponibilità nel pubblico e nel privato convenzionato, ci saranno vantaggi subito attraverso il decreto legge. Non è così infatti nella maggior parte delle regioni. Non sarà possibile per una struttura effettuate più prestazioni in intramoenia che nel Servizio sanitario nazionale. Da subito con il decreto anche una piattaforma nazionale per capire cosa e dove manca”.
Infine, 80 milioni vengono stanziati per la salute mentale, “un problema esploso soprattutto far le fasce più giovani della popolazione”.