La reazione agli annunci della Bce (tassi invariati) si è vista soprattutto sul fronte dei titoli di Stato, probabilmente perché la presidente Lagarde non ha lasciato intravedere la possibilità di nuovi tagli dei tassi. I rendimenti sono in salita in tutta l’Eurozona. Quello del Btp italiano decennale sale di 10 punti base, al 3,56%. Lo spread con il Bund tedesco si allarga però solo di due punti base, a quota 87.
Sui mercati azionari invece le reazioni sono miste. Nonostante le indiscrezioni su un possibile accordo sui tassi. La borsa di Milano scende dello 0,52%, discesa simile a Parigi. Invece +0,25% per Francoforte e +1,30% per Madrid. La differenza è data dai conti trimestrali. A Milano ci sono netti cali, dopo i conti, per Moncler, -4,60%, e soprattutto per StMicroelectronics, -16,80%.
Anche a Wall Street, dove l’S&P 500 segna +0,19%, pesano le trimestrali. I conti deludenti affossano Tesla, -7,95%, mentre Alphabet,+1,50%, corre non solo per i risultati ma perché ha aumentato più delle attese la spesa per investimenti: 85 miliardi di dollari per l’intero anno, soprattutto per la crescita di quelli nell’intelligenza artificiale.
Tra le reazioni più nette al possibile accordo sui dazi Usa-Ue c’è quella del prezzo del petrolio. Il Brent sale dello 0,83% e torna sopra i 69 dollari al barile. Sale anche di più il Wti americano (+1,06%, a quota 65,93 dollari), anche perché ieri il dato sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti ha segnato una discesa maggiore delle attese.