Un drone, o più di uno, di sospetta origine russa avrebbe sorvolato la sede del centro di ricerca ambientale a Ispra, un comune sul Lago Maggiore, in provincia di Varese. La notizia, è stata pubblicata oggi in prima pagina come esclusiva sul Corriere della Sera. I sistemi antidrone avrebbero rilevato cinque voli in un mese.
La struttura ospita anche il Joint research centre dell’Ue che ha avviato un progetto di ricerca relativo agli aspetti della sicurezza dei droni. Il Joint research centre è il terzo campus di ricerca più grande della Commissione europea dopo quelli di Bruxelles e Lussemburgo, è attivo da 65 anni e vi numerosi ricercatori specializzati in diversi campi: nucleare, sicurezza, spazio, risorse sostenibili e trasporti.
A segnalare la questione ai vertici della sicurezza, scrive il Corsera, sono stati proprio i responsabili del Centro comune di ricerca europeo che lo hanno intercettato con il loro sistema di rilevamento sperimentale di velivoli sconosciuti. Il drone sarebbe di fabbricazione russa e potrebbero essere equipaggiati con telecamere e strumentazioni digitali capaci di riprendere un obiettivo nei minimi dettagli, anche di notte, e di eseguire mappature tridimensionali. Dopo quei ripetuti sorvoli, comunque, il velivolo a comando remoto non si è più ripresentato e non avrebbe lasciato tracce.
Sul centro e su altri nelle vicinanze è attiva una “no fly zone”. Attorno al Lago Maggiore ci sono aviosuperfici e i centri addestramento al pilotaggio di droni. Inoltre, fa notare sempre il Corriere, la zona è stata interessata due anni fa da una vicenda definita dai giornali come una spy story: quella in cui persero la vita in un incidente sul lago gli agenti segreti dell’Aise Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, Shimoni Erez del Mossad israeliano, e Anya Bozhkova, moglie russa di Claudio Carminati, il comandante del mezzo che 2024 ha patteggiato quattro anni di carcere per omicidio e naufragio colposi.
Sulla vicenda indaga il pool antiterrorismo della procura di Milano, diretta da Marcello Viola. Lo apprende l’ANSA da fonti giudiziarie. Secondo quanto si apprende, un fascicolo d’indagine sarà formalmente aperto domani dalla Procura di Milano, competente per i reati di terrorismo nel distretto della Corte d’Appello che comprende anche Varese.
Joint research centre a Ispra, in provincia di Varese (Google Maps)
30/03/2025
Sedi di Leonardo a pochi chilometri
A una dozzina di chilometri si trova anche la sede di la Leonardo helicopters training academy, a Sesto Calende, mentre poco più lontano, a Vergiate, si trova la Divisione elicotteri. Altri centri strategici sono a Somma Lombardo a meno di 30 km, a Samarate a circa 40 km, mentre a Venegono Superiore c’è la sede della Aircraft division, sempre a una trentina di km. Non è stato chiarito se queste sedi siano state monitorate dai droni avvistati.
L’intenzione dell’intelligence russa di mappare città e luoghi specifici in Italia era emersa già l’anno scorso con l’indagine dei carabinieri del Ros su due milanesi titolari di un’azienda di servizi tecnologici accusati di “corruzione del cittadino da parte dello straniero”, aggravata dalla finalità di terrorismo ed eversione. La coppia, assoldata su Telegram e in cambio di pagamenti in criptovaluta, utilizzava le dash-cam montate sui taxi per riprendere luoghi sensibili a Milano e a Roma.
Più Europa annuncia interrogazione ai ministri dell’Interno e della Difesa
“Presenterò domattina una interrogazione al ministro dell’Interno e al Ministro della Difesa in merito alla inquietante notizia riportata oggi dal Corriere della Sera del drone russo che nei giorni scorsi ha sorvolato il Joint Research Center della Unione Europea ad Ispra. Va fatta luce sulla vicenda considerando l’importanza strategica del Centro europeo di Ispra così come la vicinanza di stabilimenti di Leonardo”. Lo afferma in una nota il deputato di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
“Se consideriamo accadimenti passati come il naufragio, che naufragio non fu, dell’imbarcazione Goduria sul Lago Maggiore in cui si teneva un incontro tra uomini dei servizi segreti italiani ed israeliani che costò la vita a quattro persone e la fuga dagli arresti domiciliari nel milanese di Artem Uss, il figlio di un oligarca putiniano in attesa di estradizione negli Usa, a causa di un “malfunzionamento” del braccialetto elettronico, dobbiamo riscontrare un inquietante proliferare di accadimenti assurti all’onore delle cronache legati all’operato di servizi segreti stranieri in Lombardia, sui quali il Governo dovrà riferire”, conclude il deputato.