
Il calcio ecuadoriano è sconvolto dall’omicidio di Mario Pineida, difensore del Barcelona Sporting Club, la squadra di Guayaquil, la più titolata del Paese. Pineida, 33 anni, è stato ucciso in un attacco armato.
Secondo una prima ricostruzione, riportata dal sito del quotidiano ecuadoriano El Universo, l’agguato si è consumato intorno alle 16.30 locali all’esterno di una macelleria. Sicari armati hanno aperto il fuoco: Pineida è morto sul colpo, mentre un’altra persona è rimasta ferita.
L’attentato e’ stato confermato dal ministero dell’Interno, secondo cui una unità speciale della polizia “sta lavorando al caso”. Il portale digitale Primicias ha riferito che due persone in motocicletta hanno sparato a Pineida, a sua madre e a un’altra donna, senza specificare se ci siano altre vittime.
La Polizia nazionale ha immediatamente isolato l’area e avviato le indagini, mentre il Ministero dell’Interno ha confermato ufficialmente che la vittima è il giocatore del Barcelona SC.
Pineida era un laterale sinistro di comprovata esperienza, con trascorsi in diversi club del campionato ecuadoriano e presenze anche in nazionale. Aveva fatto parte della nazionale ecuadoriana che ha disputato le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022. Ha anche giocato nel Fluminense nel 2022. In una nota, il Barcelona SC ha espresso profondo cordoglio, invitando tifosi e cittadini a unirsi in una preghiera per il calciatore e per la sua famiglia.
L’omicidio riaccende l’allarme sulla crescente escalation diviolenza che negli ultimi mesi sta colpendo il Paese, con episodi sempre più frequenti anche ai danni di figure pubbliche e sportive.Il calciatore ecuadoriano Mario Pineida, difensore del Barcelona Sporting Club, e’ stato ucciso nel pomeriggio in un attacco armato nel nord di Guayaquil, epicentro della violenza delle bande di narcotrafficanti in Ecuador.