Via libera dagli azionisti di Tesla alla maxi retribuzione pari a quasi 45 miliardi di dollari per l’amministratore delegato Elon Musk.
Gli azionisti hanno anche approvato il trasferimento della sede legale dell’azienda dal Delaware al Texas e la rielezione di due membri del consiglio di amministrazione: Kimbal Musk, fratello di Musk, e James Murdoch, figlio del magnate dei media Rupert Murdoch.
Il pacchetto a favore di Musk aveva un valore iniziale pari a 56 miliardi di dollari: ma con il non lieve calo del valore delle azioni (-25% quest’anno) è calcolato ora a 44,9 miliardi di dollari.
La proposta è passata nonostante l’opposizione di alcuni grandi investitori istituzionali. A contribuire all’esito del voto la presidente di Tesla, Robyn Denholm, che in una lettera aveva spiegato agli azionisti che il maxi premio, composto principalmente da un piano di assegnazione di azioni nel corso di in un decennio, serve “a mantenere l’attenzione di Elon e a motivarlo a concentrarsi sul raggiungimento di una crescita sorprendente per la nostra azienda”.
Il multimiliardario sudafricano potrebbe comunque dover affrontare una lunga battaglia legale per convincere il giudice che già aveva annullato il maxi pacchetto retributivo stabilito nel 2018 da parte della corte del Delaware, secondo cui la cifra del compenso è sproporzionata, contraria all’interesse degli investitori e approvata da un consiglio di amministrazione succube di Musk.
Era stato lo stesso Musk ad anticipare su X che la proposta della maxi retribuzione a suo favore stava raccogliendo un grande consenso, esponendo un grafico il quale mostrava le risoluzioni sarebbero state approvate con ampi margini. Dopo il post il titolo è volato in Borsa e a New York ha chiuso in rialzo del 4,48%.
Secondo gli analisti, l’approvazione della maxi retribuzione, che gli sarà conferita tramite stock option, sottolinea il sostegno di cui Musk gode tra gli investitori retail di Tesla, molti dei quali sono fan accaniti del famoso miliardario.