Da parziali ammissioni fornite agli investigatori dal camionista accusato dell’omicidio di Giada Zanola, emerge che Favero avrebbe raccontato ai poliziotti di essere stato in piedi accanto alla donna, sulla balaustra del cavalcavia sulla A4 e, al culmine dell’ennesimo litigio, l’avrebbe sollevata e buttata giù.
Passaggio chiave che però non ha ripetuto di fronte a gip e pm, quando è passato dall’essere testimone a indagato e che non può essere usato giudizialmente, essendo anche stato reso senza la presenza del suo avvocato. Favero attualmente è in carcere al Due Palazzi di Padova, mentre il figlio di tre anni è stato momentaneamente affidato ai genitori dell’uomo.